L'addio a Luca e Matteo: lacrime amare a Borgo Palazzo

Il parroco a familiari e amici dei ragazzi: "Una veglia per affrontare insieme il dolore"

Amici e parenti fuori dalla camera mortuaria

Amici e parenti fuori dalla camera mortuaria

Bergamo, 9 agosto 2019 - L'appuntamento è per questa sera alle 20.45: la comunità di Borgo Palazzo si stringerà attorno alle famiglie di Luca Carissimi e Matteo Ferrari, i due ragazzi di 21 e 18 anni morti dopo essere stati tamponati ad Azzano San Paolo dalla Mini Cooper di Matteo Scapin. Nella parrocchia di Sant’Anna è in programma una veglia di preghiera in ricordo. «Confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri», è scritto nell’annuncio affisso all’ingresso della chiesa. Luca e Matteo, che abitavano a poca distanza, erano cresciuti insieme in quartiere. Entrambi avevano frequentato l’oratorio di Sant’Anna, dove avevano iniziato a tirale calci al pallone.

«Un’occasione per stare assieme – spiega il parroco, don Eliseo Pasinelli – che parla con la voce spezzata dal dolore. I loro giovani amici hanno bisogno di ritrovarsi e poter parlare di questa terribile tragedia per elaborare il lutto. È bello vedere il loro forte legame e quanto siano vicini alle famiglie dei due ragazzi». La veglia accompagnerà ai funerali che si svolgeranno probabilmente lunedì. L’intenzione delle famiglie è di celebrarne uno solo. Il parroco lo auspicava, «anche perché Luca e Matteo erano davvero due grandissimi amici». C'è ancora incredulità sulla decisione del giudice che ha scarcerato il 33enne di Curno, riqualificando l’accusa di duplice omicidio volontario in omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso. Il papà di Luca, quando ha saputo, ha pronunciato poche parole: «Non capisco, io credo nella giustizia e ho fiducia nella giustizia».

Le due famiglie stanno cercando di superare assieme questo dramma. L’altro giorno si sono ritrovate davanti alle salme dei loro figli. Poi i papà di Luca e Matteo si sono stretti in un abbraccio. Ieri don Eliseo è tornato alla camera mortuaria per stare vicino ai genitori. «C’erano tanti ragazzi che volevano entrare per fare un saluto – racconta – una fila lunghissima, ma solo un terzo è riuscito a entrare. Una grande partecipazione».Intanto sul fronte dell’inchiesta, questa mattina si svolgeranno le autopsie, da cui potrebbero emergere altri elementi utili alla ricostruzione della tragedia, e sempre domani alle 12.30 il pm Raffaella Latorraca ha disposto un atto non ripetibile, la perizia cinematica affidata all’ingegnere Paolo Panzeri. Accertamento che dal punto di vista giudiziario sarà “la fotografia” di quanto accaduto nella tragica notte tra sabato e domenica.