FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Azzano, ragazzi investiti e uccisi: i nodi da chiarire

Presto saranno risentiti gli amici di Luca e Matteo

La vettura con il vetro sfondato è oggetto di perizia

Bergamo, 8 agosto 2019 - La rottura del lunotto posteriore della Mini Cooper di Matteo Scapin è uno snodo importante di questa terribile tragedia di Azzano San Paolo, in cui hanno perso la vita Luca Carissimi, 21 anni, e l’amico Matteo Ferrari, 18 anni, residenti in città, in Borgo Palazzo. Chi lo ha frantumato e con che cosa? Il 33enne di Curno, a cui la procura ha contestato il duplice omicidio volontario, da ieri è agli arresti domiciliari a casa della mamma. Questo alla luce della decisione del gip Vito Di Vita, dopo l’interrogatorio di convalida, che ha riqualificato l’accusa in omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso.

Per il giudice, dunque, non ci sarebbe stata la volontarietà di uccidere, così come contestato dalla procura. Ma il punto dirimente è proprio il lunotto. Scapin, che in quel momento era in compagnia della fidanzata, ha raccontato di aver "udito un botto, ho pensato a un colpo di fucile, sono andato nel panico, ma non volevo uccidere". Resta da chiarire chi sia stato. Per questo motivo gli amici delle vittime, che quella notte erano con loro in sella a uno scooter, saranno sentiti di nuovo. Quello che hanno raccontato fin qui non ha convinto appieno. Dopo l’interrogatorio in carcere di Scapin, durato oltre un’ora e mezzo, domani mattina alla camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII saranno effettuate le autopsie sui ragazzi. Attese risposte anche dalla perizia cinematica disposta dal pm Latorraca.

Riguardo i funerali il parroco di Borgo Palazzo, don Eliseo Pasinelli, ha auspicato che siano celebrati insieme, "ma devo vedere le famiglie e decidere con loro; la nostra intenzione è di organizzare una veglia e allestire la camera ardente nella chiesa dell’oratorio: è bello vedere gli amici così uniti e vicino alle famiglie". La decisione del giudice ha scatenato forti reazioni sui social. Tra cui anche quella del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. "Incredibile. Una decisione che lascia sconcertati e offende le famiglie delle vittime. Una persona che uccide due giovani è già fuori dal carcere dopo nemmeno quattro giorni – ha aggiunto il ministro –. È proprio vero che serve una riforma della giustizia che prevede la certezza della pena".