
Incidente a Pontida (De Pascale)
Bergamo, 2 dicembre 2015 - Ha chiesto di essere giudicato con l'abbreviato, il rito speciale che, in caso di condanna, consente di ottenere lo sconto di un terzo sulla pena finale, Aurelio Carminati, di Bottanuco, il dirigente di movimento della stazione di Ambivere accusato di disastro colposo e omicidio colposo plurimo per la tragedia avvenuta il 7 novembre del 2013 al passaggio a livello Ca' de Rizzi, a Pontida. Quella mattina la sbarra del passaggio a livello si era alzata in anticipo, un'ambulanza era passata ed era stata travolta dal treno Lecco-Bergamo: nel violento impatto erano stati uccisi Umberto Pavesi, 79 anni, e il figlio Claudio, 49, entrambi di Filago, che si trovavano a bordo dell'ambulanza in attesa di essere trasportati nella casa di riposo di Pontida, dove il 79enne doveva essere ricoverato.
Il conducente del mezzo, Rosario Drago, era invece rimasto ferito gravemente. La richiesta di giudizio con il rito abbreviato è stata avanzata ieri mattina dal difensore di Carminati, l'avvocato Paola Landriani, che l'ha condizionata alla visione delle carte degli interventi di manutenzione effettuati negli anni al passaggio a livello. Il gup Tino Palestra si è riservato la decisione e ha rinviato l'udienza al 22 dicembre prossimo.
Secondo il pubblico ministero Maria Cristina Rota, che ha coordinato l'inchiesta, tutta la colpa, un errore umano, è da attribuire ad Aurelio Carminati, che avrebbe azionato il pulsante per alzare le sbarre del passaggio a livello, senza assicurarsi che il treno fosse arrivato alla stazione successiva, a Cisano Bergamasco. Per gli accertamenti, il pm ha messo in campo la Polfer e gli esperti di incidenti industriali e ferroviari, Fabrizio D'Errico e Roberto Lucani per tracciare orari, percorsi e utilizzo degli strumenti di controllo.