Alzano Lombardo: un flop la ricerca Covid, il sindaco è furioso

Bertocchi striglia gli alzanesi sul progetto Origin dell’istituto Mario Negri : "Serve coscienza civica. Compilate il questionario"

Il sindaco Camillo Bertocchi agli auguri per l’inizio dell'anno scolastico

Il sindaco Camillo Bertocchi agli auguri per l’inizio dell'anno scolastico

Alzano Lombardo (Bergamo), 15 ottobre 2020 - <Un po’ di coscienza civica!>. L’esclamazione, di disappunto, è del sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi in riferimento alla scarsa adesione dei suoi concittadini all’indagine epidemiologica denominata “Origin“. Un progetto promosso dall’Istituto “Mario Negri“ che ha come obiettivo quello di stabilire se le caratteristiche genetiche di chi abita a Alzano e in Valseriana abbia potuto incidere sulla virulenza con cui il Covid 19 ha colpito questa zona della provincia di Bergamo. Lo studio, che prevede la partecipazione dei cittadini su base volontaria, è patrocinato dai comuni di Alzano, Nembro e Albino e prevede una ricerca sul campo in queste tre località. Unici due requisiti la maggiore età e l’aver effettuato almeno un test sierologico o un tampone. Nella prima fase, fondamentale per la raccolta dei dati, i cittadini sono stati invitati a compilare un questionario (disponibile sia on line che cartaceo) ma ad Alzano sono in pochi ad aver risposto alle domande predisposte dai ricercatori.

«Sono solo 181 gli alzanesi che ad oggi hanno compilato il questionario del progetto Origin – ha scritto il sindaco Camillo Bertocchi in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune – Forse non si è compresa l’importanza di questo studio, che è di rilevanza mondiale e che consentirà di aiutare la ricerca scientifica nella cura del Covid, salvando vite umane». Il disappunto del sindaco è derivato anche dal fatto che durante il lockdown erano stati numerosi i cittadini di Alzano che si erano sottoposti ai test.  «Gli alzanesi che hanno fatto un test sierologico o un tampone o entrambi sono almeno 4mila – rileva ancora Bertocchi – e non posso credere che, dopo ciò che è accaduto, non si voglia investire qualche minuto del proprio tempo per la ricerca. Cittadini, vi invito caldamente di aderire a questo progetto: è importante e svolto nell’interesse di tutti. Compilate il vostro questionario e fatelo compilate a genitori, parenti, amici ve ne saremo grati». Il post del sindaco ovviamente ha provocato reazioni da parte degli alzanesi. Molti sono concordi con Bertocchi ma altri contestano possibili violazioni della privacy nonostante si richieda, come prevede la norma, il consenso informato per il trattamento dei dati.