
Gli uomini del soccorso alpino impegnati sulle montagne bergamasche
Tanta neve in quota, il vento dei giorni scorsi, il rialzo delle temperature e una bella giornata di sole: un mix potenzialmente pericoloso sulle cime lombarde. Si è temuto il peggio ieri sulle montagne della bergamasca per il distacco di alcune valanghe che hanno travolto alcuni scialpinisti ed escursionisti. L’allarme è scattato ieri mattina in Alta Vale Brembana, nella zona del monte Pegherolo, dove una massa di neve staccatasi all’improvviso ha coinvolto diverse persone, alcune delle quali sono state trascinate all’interno di un canale. Gli uomini della Stazione di Valle Brembana della VI Delegazione Orobica sono riusciti a raggiungere la zona. La richiesta di aiuto è arrivata da uno scialpinista che era in compagnia di alcuni amici che sono stati travolti dalla massa di neve. I soccorritori sono riusciti ad estrarli dal canalone dove erano finiti e portarli in salvo. Due persone ferite sono state portate all’ospedale di Sondalo. In serata uno dei feriti è stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano. Il più grave è stato portato in elicottero all’ospedale di Bergamo. Nel primo pomeriggio poi un secondo allarme sempre nella stessa zona per un’altra valanga. Un altro escursionista cinquantenne è stato recuperato dagli uomini del soccorso e portato all’ospedale di Bergamo. Che rischiava di essere una giornata potenzialmente pericolosa per chi si avventura in alta quota lo si era visto dal bollettino Arpa: ieri sulle Prealpi lombarde il pericolo valanghe era “3 marcato“ dovuto soprattutto alla neve “ventata“. Una situazione difficilmente leggibile proprio perché può variare molto da un versante all’altro, da un pendio a un altro. Nella giornata di oggi il rischio dovrebbe scendere a “moderato“, sempre secondo il bollettino dell’Arpa. Un allarme che ieri è rimbalzato un po’ su tutto l’Arco alpino dove gli uomini del soccorso sono dovuti intervenire in diverse occasioni. Si è temuto il peggio anche in altre zone, come sul versante nord di cima Costazza, a passo Rolle, a una quota di 2.100. Uno scialpinista che si trovava in quella zona infatti ha allertato i soccorsi quando ha visto una valanga staccarsi. Un fronte di circa 40 metri e uno sviluppo di circa 10 metri. Il testimone raccontava di aver visto altri scialpinisti nella zona al momento del distacco. La Centrale di Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero con a bordo l’unità cinofila del Soccorso Alpino e Speleologico. La bonifica avvenuta via terra tramite Artva, sonda, dispositivo Recco e il lavoro di due unità cinofile, ha permesso di escludere la presenza di persone sotto la valanga.