REDAZIONE BERGAMO

Al via l’operazione-bonifica per salvare il lago di Endine: "Non diventi una palude"

L’obiettivo dei fondi: migliorare la qualità delle acque

Al via l’operazione-bonifica per salvare il lago di Endine: "Non diventi una palude"

ENDINE GAIANO (Bergamo)

La Cm dei laghi bergamaschi torna a investire sul potenziamento delle reti idriche. L’obiettivo è quello di salvare il lago di Endine, evitando che si trasformi in una palude, con l’espansione dei canneti e la proliferazione delle macrofite (macroalghe) che nel giro di pochi anni, se non controllate, potrebbero occuparne gran parte della superficie. Per fare questo bisogna migliorare ulteriormente la qualità delle sue acque favorendone il ricambio e la conseguente ossigenazione. L’investimento è di 1milione e 188mila euro (grazie anche a fondi regionali) per affidare a Uniacque (società che si occupa dell’erogazione dell’acqua nella Bergamasca) il compito di sistemare e migliorare le reti fognarie dei 4 paesi del lago di Endine: Endine Gaiano, Ranzanico, Spinone al lago e Monasterolo. Il principio biologico che sta alla base di questo intervento è semplice: evitare il più possibile che le acque reflue cariche di sostanze nutrienti per le piante, come azoto e fosforo, finiscano nel lago alimentando le piante acquatiche. Anche in occasione di temporali e nubifragi è necessario che le acque bianche non si mischino alle nere e che la pioggia possa essere convogliata nel lago. Il merito di aver portato a casa il finanziamento è del Circolo culturale della Val Cavallina che già nel febbraio 2019 aveva denunciato i fenomeni che rischiano di compromettere l’equilibrio ecologico del lago: diminuzione del flusso d’acqua in entrata e in uscita, con un conseguente aumento del tempo di ricambio delle acque, un’alterazione del regime termico e delle dinamiche di mescolamento del bacino in conseguenza del riscaldamento. Michele Andreucci