La nuova frontiera delle frodi fiscali? Monetizzare le fatture false rivolgendosi a canali bancari abusivi gestiti da cinesi, che pare pullulino in Italia e siano ricercati dagli imprenditori italiani nel giro dell’illegalità. E Brescia, provincia in cui il ‘nero’ e le fatture fittizie non sono certo occasionali, non fa eccezione. È il cuore di un’inchiesta della Finanza, tuttora in corso, che ha fatto finire sotto indagine 21 persone - cinesi appunto - accusate di associazione finalizzata alla prestazione abusiva di servizi di pagamento, riciclaggio e autoriciclaggio, con l’aggravante della transnazionalità. Per tre - un uomo e due ragazze di Brescia - sono scattati gli arresti (e le misure sono state convalidate). Al primo sono stati sequestrati 490mila euro in contanti, alle donne circa 180mila, tra cui un bouquet floreale di fidanzamento costituito da 1280 euro di banconote piegate con certosina pazienza a mo’ di boccioli. Le manette sono l’epilogo di mesi di pedinamenti frenetici condotti in un anno di inchiesta.
Stando a quanto emerso, l’uomo prelevava sistematicamente una montagna di contanti da un hub di Prato e poi girava varie province in auto per raccogliere e distribuire contanti, come una banca ambulante, ai connazionali ma non solo. Anche agli italiani bisognosi di uscire dai canali bancari ufficiali per sfuggire ai sistemi antiriciclaggio e poter monetizzare le false fatture. Condotta dal pm della DDA Paolo Savio con le colleghe Claudia Passalacqua e Carlotta Bernardini, l’indagine avrebbe inoltre svelato un massiccio giro di contanti verso la Cina da parte di connazionali che per inviare il denaro sceglievano trasferimenti crittografati e non tracciati su base fiduciaria - per esempio con l’antico sistema Fei Chen -, un servizio fornito dagli associati dietro lauta provvigione. Sotto la lente sono finite anche 10 società tra Brescia, Bergamo, Milano, Cremona, Pistoia, Reggio Emilia, Prato, Udine, Verona. I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria e dello Scico grazie a strumenti ipersofisticati e cash dog hanno scovato un milione e 200euro, sei Rolex, cinque macchinette contasoldi, decine di cellulari. Questa è solo un’istantanea di un fenomeno tutto da studiare c’è da capire quale sia il livello superiore. E se questi servizi facciano gola anche anche alla criminalità organizzata.