Finti pandori artigianali, controlli di Natale dei Nas e stangata alla pasticceria di Bergamo

Accertamenti in tutta Italia: sequestrate 39 tonnellate di prodotti tipici. Oltre 585 violazioni penali e amministrative, sanzioni per 423 mila euro

Bergamo, 22 dicembre 2203 – Carabinieri del Nas, di concerto con il Ministero della Salute, in azione in tutta Italia per i controlli di Natale: sequestrate 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, perché tenute in cattivo stato di conservazione o in locali interessati da gravi carenze igienico strutturali, invase da parassiti, prive di tracciabilità e oggetto di frode in commercio.

Natale: sequestrate dai Nas 39 tonnellate di dolci tipici
Natale: sequestrate dai Nas 39 tonnellate di dolci tipici

Pandori finti artigianali nella Bergamasca

È stato denunciato per frode in commercio un pasticcere di un piccolo paese della Bergamasca, ai confini con il Bresciano, dopo il controllo effettuato dai carabinieri del Nas. I militari hanno effettuato un’ispezione scoprendo che 36 pandori esposti alla vendita come “artigianali - di produzione propria”, in realtà erano stati acquistati da un produttore industriale ed erano poi state cambiate le confezioni. C'erano anche parte degli ingredienti diversi per qualità ed origine rispetto a quanto dichiarato in ricetta. È così scattata la denuncia penale.

Irregolarità in 382 strutture

I controlli sono stati eseguiti in circa 1.000 imprese, rilevando irregolarità in 382 strutture (38% degli obiettivi verificati) e portando alla contestazione di oltre 585 violazioni penali e amministrative, per un ammontare di oltre 423 mila euro di sanzioni pecuniarie.

Denunciati 18 gestori  e titolari

A seguito degli illeciti individuati i Nas hanno deferito all’Autorità giudiziaria 18 gestori e titolari di attività con l’ipotesi di frode in commercio e detenzione di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione, nonché ulteriori 342 sanzionati per carenze dei laboratori di pasticceria e mancata applicazione della tracciabilità e delle procedure preventive di sicurezza alimentare. Le verifiche hanno portato all’emissione di 27 provvedimenti di chiusura/sospensione di attività di produzione e vendita, per un valore di oltre 8 milioni di euro.