
Giacomo Bonaventura
Bergamo, 10 agosto 2014 - Aveva salutato l'Atalanta già prima della conclusione del campionato e poi, sul palco della Festa della Dea, c’era stata un’implicita conferma del suo addio ai colori nerazzurri. Ma tutti, fino a ieri, pensavano che il futuro di Jack Bonaventura (nella foto) potesse essere alla Fiorentina. Come era stato per Riccardo Montolivo, altro grande talento sfornato dal vivaio di Mago Favini, passato dalla Dea alla Viola nell’estate 2005. E invece, dopo che la voce di mercato era circolata timidamente già qualche settimana fa, per il talento di San Severino Marche si sarebbe fatto sotto - ora con maggior convinzione - anche il Milan di Pippo Inzaghi.
L’ex centravanti rossonero (e atalantino) avrebbe messo infatti proprio Bonaventura in cima alla lista dei suoi rinforzi ideali e Galliani, da sempre estimatore del fantasista marchigiano, avrebbe avallato la richiesta del suo nuovo mister. In qualche modo Montolivo c’entra lo stesso. Perché proprio la perdurante assenza del centrocampista di Caravaggio, infortunatosi gravemente con la Nazionale prima dei Mondiali, obbliga adesso i rossoneri a guardarsi in giro alla ricerca di piedi buoni. E Jack Bonaventura, pur con altre caratteristiche tecniche e differente ruolo in campo, è stato individuato come uno dei giocatori più adatti a rimpiazzare lo sfortunato Riccardo. Intanto però alcune dichiarazioni rilasciate dal patron dei gigliati Della Valle lasciano intendere che la Fiorentina potrebbe sferrare in tempi brevi importanti colpi in entrata indipendentemente dalla cessione di Cuadrado e questo particolare tiene saldamente in corsa Bonaventura anche in direzione Firenze. «Con i due acquisti che porteremo a termine nel giro di un paio di settimane - le parole del massimo dirigente viola - non vedo squadre superiori alla nostra. Con o senza Cuadrado».
In casa atalantina, ovviamente, non dispiace il fatto che più di un club faccia la corte al quotato Jack, la cessione del quale consentirebbe ai nerazzurri di sistemare i conti senza doversi sottoporre ad altri sacrifici. Dall’Argentina invece arrivano notizie riguardanti un forte interessamento del River Plate per il piccolo-grande nerazzurro Maxi Moralez, che oltretutto in questi giorni si trova proprio nel Paese d’origine per la nascita del primogenito Bastian. Improbabile tuttavia che la Dea accetti di privarsi del Frasquito, che in tre stagioni bergamasche si è dimostrato elemento prezioso e spalla ideale del connazionale Denis. Anzi, fra il trequartista di Granadero Baigorria e la società orobica è previsto un incontro per il prolungamento del contratto non appena il giocatore tornerà in Italia. Il Cesena nel frattempo punta un altro atalantino, l’esperto Ciccio Brienza, che Foschi conosce bene dai tempi di Palermo. L’attaccante, chiuso all’Atalanta dagli arrivi di Boakye e Bianchi, sarebbe il settimo nerazzurro a lasciare Bergamo in direzione Romagna in questa sola sessione di mercato. Per lui è pronto un contratto biennale.
Ardemagni, come era nell’aria, è passato in prestito allo Spezia, mentre è sempre forte il pressing del Sassuolo su Cigarini, nell’ambito di una trattativa che però si sta protraendo più del previsto. Chi non lascerà di certo la Dea è Migliaccio, come rimarca il suo agente Caliendro: «Giulio è una colonna dell’Atalanta, un guerriero, un combattente. Rimarrà a Bergamo, non ci sono dubbi».