Evasione fiscale, azienda di Germignaga nei guai

L’esame dei Finanzieri hanno permesso di constatare elementi positivi di reddito sottratti a tassazione per un importo di circa 1,4 milioni e Iva dovuta all’Erario per un importo pari a 180 mila euro

Guardia di finanza (foto di repertorio)

Guardia di finanza (foto di repertorio)

Luino, 8 giugno 2016 - La Guardia di finanza di Luino ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una società con sede di fatto in Germignaga, esercente l’attività di costruzioni di edifici residenziali, che controllava una propria succursale all'estero che dipende giuridicamente dalla sede principale. I controlli hanno permesso di individuare una società di capitali italiana che svolgeva la sua opera lavorativa in Svizzera, mediante la succursale controllata, impiegando manodopera e mezzi direttamente dall’Italia.

Tale attività d’intelligence ha trovato ulteriormente conferma nel mese di novembre 2014, quando il capannone della società in Italia è stato inondato dalle acque del fiume Margorabbia e i Finanzieri, oltre a trarre in salvo 17 persone dimoranti in modo abusivo all’interno del capannone industriale (risultati essere tutti dipendenti della società), hanno acquisito tutta la copiosa documentazione, al fine di evitare che venisse distrutta o occultata, e hanno rilevato i beni mobili presenti riconducibili alla società operante nel campo dell’edilizia.

Dall’attività di servizio è emerso che la società, amministrata di fatto da un 49enne, ha posto condotte fiscalmente evasive nel corso degli anni; in particolare, non ha provveduto alla presentazione della dichiarazione dei redditi dall’anno 2013 al 2014 ed ha presentato una dichiarazione infedele per gli anni 2011 e 2012, omettendo così di dichiarare sia i redditi prodotti in Italia che quelli prodotti in Svizzera. L’esame della voluminosa documentazione fiscale rinvenuta e l’esito delle indagini bancarie eseguite dai Finanzieri hanno permesso di constatare elementi positivi di reddito sottratti a tassazione per un importo di circa 1,4 milioni e Iva dovuta all’Erario per un importo pari a 180 mila euro.