Vibram, ottant’anni di carrarmato: la suola di gomma cammina su nuovi mercati

Da Varese alle scarpe di tutto il mondo

Produzione di suole negli stabilimenti Vibram

Produzione di suole negli stabilimenti Vibram

Albizzate (Varese), 21 settembre 2017 - Sei morti. Sei compagni di cordata. Vitale Bramani, accademico del Cai, li ha persi durante una spedizione sulle Alpi. Era il 1935. Da allora ne ha fatta una questione personale e professionale: lavorare per migliorare la sicurezza degli alpinisti. Così sono nate l’azienda Vibram - dal nome e cognome del suo fondatore - e il carrarmato.

La suola in gomma diventata un’icona della calzatura da montagna, sportiva, antinfortunistica, militare e poi del fashion compie 80 anni. L’intuizione, sviluppata in collaborazione con Pirelli Tires, fu applicare alla scarpa la stessa tecnica degli pneumatici per garantire grip, maggiore aderenza in condizioni di ghiaccio, neve o pioggia. Oggi è la terza generazione a proseguire la produzione negli stabilimenti di Albizzate (Varese) - la sede principale - negli Stati Uniti e in Cina. «Quel carrarmato - racconta Paolo Manuzzi, general manager di Vibram - resta ancora il prodotto più venduto». Lo dicono i numeri dell’azienda (Premio Mario Unnia nella categoria “Impresa senza confini”) che realizza le suole per mezzo mondo: fatturato di oltre 180 milioni di euro, 800 dipendenti, una produzione di 40 milioni di paia all’anno. «Curiamo l’intera filiera produttiva - spiega Manuzzi -. Progettiamo il disegno, in autonomia o in collaborazione con il nostro partner, lo sviluppiamo graficamente e definiamo le proporzioni. La fase successiva riguarda lo stampo, l’unica che viene esternalizzata. Infine inseriamo la mescola che viene pressata: il risultato finale è la suola, diversa a seconda della combinazione scelta tra design e mescola». Lo stesso procedimento seguito ad Albizzate viene replicato anche negli Stati Uniti dal 1965 e in Cina dal 1998. «Abbiamo bisogno di produrre le suole il più vicino possibile alle aziende di calzature che serviamo: i tempi di distribuzione devono essere rapidi», puntualizza il general manager di un’azienda dove l’export vale l’80% del fatturato e il mercato italiano un quarto di quello europeo. «Quest’anno ci aspettiamo una crescita del fatturato per lo sviluppo di nuovi mercati e gli investimenti nell’innovazione di macchinari e mescole». Tra queste Vibram Megagrip per offrire un grip migliore sui terreni bagnati e Vibram Arctic Grip per le superfici di ghiaccio bagnato.