Malpensa, decollo intercontinentale dopo l’intesa Alitalia-Etihad

Due studiosi della Bicocca analizzano il nuovo scenario. L’accordo sottoscritto dalle due compagnie porterà da 11 a 25 i voli intercontinentali in partenza ogni settimana da Malpensa R.V.

L'aeroporto di Malpensa (Newpress)

malpensa aeroporto milano

Malpensa, 15 agosto 2014 - Grazie al piano Alitalia-Etihad, i passeggeri della ex compagnia di bandiera cresceranno di circa il 10% tra il 2015 e il 2018, con il segmento intercontinentale che toccherà il +30%. E proprio la scelta di puntare sul lungo raggio, con l’ingresso in flotta di sette nuovi aerei, permetterà di incrementare i ricavi medi per passeggero (da 151 a 168 euro in tre anni). È quanto evidenzia uno studio sui «Benefici economici e sociali della partnership Alitalia-Etihad» realizzato da Andrea Giuricin e Ugo Arrigo dell’Università Bicocca di Milano.

Secondo questa analisi, lo sviluppo del lungo raggio non passerà soltanto dall’aeroporto di Fiumicino, ma vedrà protagonista anche Milano Malpensa. Lo scalo della brughiera vedrà infatti «un aumento delle frequenze settimanali verso destinazioni intercontinentali». Nel dettaglio, a Malpensa i collegamenti settimanali aumenteranno del 127% (da 11 a 25), con l’offerta complessiva di voli settimanali verso il mercato intercontinentale che dovrebbe crescere del 62% già a partire dal prossimo autunno. L’incremento dei ricavi per passeggero, inoltre, dovrebbe essere accompagnato da una stabilizzazione dei costi operativi intorno ai 140-141 euro per passeggero. In questo modo - spiega l’analisi - il margine operativo lordo arriverebbe a oltre 600 milioni di euro nel 2018, quando la compagnia avrà un utile vicino al 5% del ricavo totale. L’arrivo di Etihad, con la scelta di puntare sul business intercontinentale, permetterebbe anche di riprendere la rotta dei grandi vettori internazionali. Il fatturato per aereo, evidenzia lo studio, dovrebbe crescere da poco più di 25 milioni di euro l’anno a oltre 30, ma comunque «non si raggiungerebbero i valori di British Airways e di Air France-Klm, poiché è impossibile recuperare il gap accumulato negli anni».

Ad ogni modo, l’intesa tra l’ex compagnia di bandiera italiana e la società emiratina potrebbe rappresentare un’occasione di rilancio per l’aeroporto di Malpensa, per anni a rischio di «dehubbing». Una smobilitazione probabilmente scongiurata in favore di un futuro nel quale lo scalo della brughiera punta a diventare il riferimento italiano per i voli intercontinentali, soprattutto verso l’Asia e il Nord America.