Muore dopo dose di eroina: condannati due pusher valtellinesi

Il giovane venne trovato senza vita e la sua morte venne attribuita a "intossicazione acuta da eroina in soggetto in totale o parziale disassuefazione da sostanze stupefacenti" di ALESSIA BERGAMINI

Il Tribunale di Sondrio

Il Tribunale di Sondrio

Bianzone (Sondrio), 8 aprile 2016 - Sei mesi di reclusione ciascuno (con la riduzione di un terzo della pena dovuta al ricorso al rito abbreviato) per R.P., 51 anni e S.P., 27 anni, residenti a Bianzone. E’ questa la pena, stabilita a loro carico dal giudice Carlo Camnasio a fronte dell’accusa di morte come conseguenza di altro delitto.

Secondo l’accusa i due, l’8 giugno 2014, avrebbero ceduto eroina a Matteo Salvadori: il giovane venne poi trovato senza vita e la sua morte venne attribuita a «intossicazione acuta da eroina in soggetto in totale o parziale disassuefazione da sostanze stupefacenti».

I due imputati erano chiamati a rispondere anche dell’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti, insieme a una terza persona: G.M., 40 anni, residente a Piateda. Ai tre erano contestate numerose cessioni di hashish ed eroina. In particolare i due, fra giugno e agosto 2014, avrebbero ceduto stupefacenti a due persone ricoverate presso l’ospedale di Sondrio.

Il 40enne, invece, dopo aver ricevuto stupefacente dai due conoscenti, lo avrebbe ceduto a terze persone. Per questi fatti,  R.P è stato condannato a due anni e quattro mesi, e 6mila euro di multa, S.P. a due anni e due mesi, con 5mila euro di multa. Quattro mesi e venti giorni di reclusione, oltre a 800 euro di multa è, invece, la pena inflitta a G.M.