"Incendi, in Valle rischio elevato in inverno": ecco i consigli della Forestale

Continua la caccia al responsabile del rogo di un campo a Monte di NICOLETTA PISANU

Incendio

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Valdisotto (Sondrio), 3 marzo 2016 - Sentite le persone informate dei fatti, raccolti gli indizi, gli agenti del Corpo forestale di Bormio stringono il cerchio attorno al responsabile dellincendio di martedì a Monte di Valdisotto. Nella stessa giornata erano stati appiccati altri quattro roghi, nella vicina località San Bartolomeo, ma in quel caso l’episodio era stato attribuito a un valligiano in stato confusionale.

Il comandante provinciale del Corpo forestale di Sondrio, Andrea Turco (National Press)

«Questo è il periodo dell’anno in cui in Valle si registrano il maggior numero di incendi. Bisogna quindi fare particolare attenzione», consiglia il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Sondrio, Andrea Turco. Il dato è singolare e in controtendenza rispetto al resto d’Italia: «In territorio alpino e prealpino il picco di roghi si ha da dicembre ad aprile, non in estate come per esempio succede nel Centro-Sud Italia – ha spiegato il comandante Turco –. Nelle nostre zone la grande pericolosità è data dalle basse temperature che mandano gli alberi in quiescenza. Le piante sono meno ricche di linfa e quindi hanno meno liquidi», di conseguenza bruciano più facilmente. Al contrario, «in primavera ed estate la vegetazione è in piena attività e, in questo territorio, è più difficile che si inneschino fenomeni di incendi boschivi – ha sottolineato il comandante –. La presenza di temperature basse nell’inverno alpino rende la vegetazione più soggetta alla combustione».

E oltre al fattore naturale, c’è un altro motivo per cui in Valtellina l’inverno è il periodo più critico riguardo agli incendi: «In queste settimane molti agricoltori e allevatori stanno preparando i terreni in vista delle nuove coltivazioni e dei pascoli – ha ricordato Turco –. Il consiglio per chi lavora in questo settore è non procedere con l’accensione diretta di fuochi, nemmeno per ripulire il terreno dalle specie infestanti. Troppo alto è il rischio che venga coinvolto il bosco».

Un consiglio diventato norma regionale in Lombardia. la legge infatti vieta «l’accensione di incendi a meno di cento metri dal bosco – ha commentato il comandante della Forestale –. Bisogna stare attenti anche all’utilizzo di attrezzature che possono creare scintille, come i decespughliatori con la marmitta calda, che può dare origine a una combustione». Inoltre, soprattutto per chi ama passeggiare nel bosco, vale la regola «di non lasciare rifiuti sul terreno, tanto meno oggetti in vetro – ha precisato Turco –. Infatti il vetro, con il sole, fa l’effetto lente e può provocare scintille. I rifiuti sono sempre suscettibili di surriscaldamento». Chi avvistasse fumo di colore scuro o fiamme, deve chiamare subito i Vigili del fuoco o il Corpo forestale, affinché intervengano per evitare il propagarsi del rogo.