Questione acque, Crosio su Molteni: "Che mania di protagonismo"

Il senatore della Lega Jonny Crosio non lesina critiche al primo cittadino di Sondrio di ALESSIA BERGAMINI

Il senatore della Lega Nord Jonny Crosio

Il senatore della Lega Nord Jonny Crosio

Dubino (Sondrio), 5 marzo 2016 - Questione acque, decisioni dei sindaci e polemiche in ordine sparso. Il senatore della Lega Jonny Crosio non lesina critiche al primo cittadino di Sondrio: «Intervento di Molteni sbagliato nei tempi e nei modi. Un attacco ai sindaci di Valtellina e Valchiavenna» spiega il senatore.

«Oltre 60 sindaci quattro mesi fa hanno approvato un manifesto per rivendicare il diritto alla gestione delle nostre acque, non una proposta di legge ma una dichiarazione d’intenti, chiara e sintetica, da presentare a Roma perché con la riforma costituzionale tutto sarà accentrato saltando il livello regionale. Che ora, dopo che l’ordine del giorno è stato approvato dalla stragrande maggioranza dei Consigli comunali, il sindaco Molteni, con gravissimo ritardo, si arroghi il diritto di modificarlo rallentando le nostre rivendicazioni e spostando su Milano l’obiettivo quando la Regione non avrà presto nessuna competenza in materia di acque, appare quantomeno curioso».

«Molteni - aggiunge Crosio - ha sbagliato nei tempi e nei modi, avendo avuto ben quattro mesi e due sedute consiliari per presentare le modifiche. Il suo è un ravvedimento tardivo che sposta sul livello politico un’iniziativa nata dal territorio che ha unito amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra. Può nascondersi dietro la volontà di migliorare il testo, ma il fine è evidente: assumere un ruolo che non ha, essendo stato il presidente della Provincia, ente di riferimento per tutti i Comuni, a promuovere un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale e in quella veste inviato ai Comuni per l’approvazione. Che Sondrio, il Comune capoluogo, rifiuti quanto condiviso dal resto della provincia, appare come uno strappo politico che si spiega soltanto con l’ambizione di Molteni di rivendicare per sé un ruolo al di sopra di tutti gli altri sindaci».