Patteggia la cricca della sanità lombarda. Tranne Lady Sorriso, mandata a processo

Questa la sentenza del giudice del Tribunale di Monza Federica Centonze per i 12 imputati dell'inchiesta 'Smile' sulla corruzione negli appalti per l'odontoiatria

Maria Paola Canegrati

Maria Paola Canegrati

Monza, 20 luglio 2016 - Patteggiamenti accolti per la 'cricca' della sanità lombarda. Tranne per Lady Sorriso, che va a processo ma nel frattempo ha ottenuto gli arresti domiciliari. Questa la sentenza del giudice del Tribunale di Monza Federica Centonze per i 12 imputati dell'inchiesta 'Smile' sulla corruzione negli appalti per l'odontoiatria.

Il giudice ha accettato i patteggiamenti concordati dalla quasi totalità degli imputati con il pm monzese Manuela Massenz, che sono loro valsi la revoca delle misure di custodia cautelare, ultima in ordine di tempo la remissione in libertà dell'ex presidente della commissione Sanità lombarda Fabio Rizzi e del suo portaborse Mario Longo. Rizzi e Longo hanno patteggiato la pena di 2 anni (Rizzi, che si e' dimesso da tutte le cariche in Regione, senza condizionale perché ha un precedente per omicidio colposo) pagando rispettivamente 70 e 180mila euro e ha patteggiato 1 anno e mezzo Stefano Lorusso, il 'riciclatore' all'estero dei soldi della 'cricca' che era stato estradato da Miami in Florida.
 
L'unico patteggiamento respinto dal giudice perche' ritenuto non congruo quello di 4 anni e 2 mesi (per lei in piu', rispetto agli altri imputati, altre due episodi di corruzione relativi al 2015) dell'imprenditrice monzese dell'odontoiatria Maria Paola Canegrati, che ha iniziato a versare 300mila euro. Per lei rinvio a giudizio al processo gia' fissato al 6 ottobre insieme ai soci Giuseppe Nachiero e Giancarlo Marchetti, al dirigente di odontoiatria al Policlinico di Milano Giorgio Alessandri' e al supervisore del servizio di odontoiatria dell'ex Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Stefano Garatti.
 
Nel frattempo però la Canegrati ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo il ricorso al Tribunale del Riesame di Milano. Per i patteggiamenti il giudice non ha accolto le costituzioni di parte civile di Regione Lombardia, Istituti Clinici di Perfezionamento, Ordine dei medici e Codacons perche' le pene sono state concordate dopo la richiesta di giudizio immediato. Gli unici 2 imputati che hanno scelto il processo con il rito abbreviato la convivente di Fabio Rizzi, Lorena Pagani (ha patteggiato invece la compagna di Mario Longo, Silvia Bonfiglio) che e' stata condannata a 4 mesi per favoreggiamento di Rizzi e il consulente dell'Azienda Ospedaliera di Melegnano responsabile dei contratti Piercarlo Marchetti, condannato a 1 anno e al risarcimento dei danni alla Regione Lombardia.