Profughi nelle case nuove, la furia dei vicini

Blitz della Lega in via Asiago a Monza, dove la convivenza fra le famiglie proprietarie e i 126 richiedenti asilo è a rischio

Il condominio di via Asiago

Il condominio di via Asiago

Monza, 16 luglio 2016 - "Nessuno qui è razzista, ma usando questi metodi lo si diventa". E nel condominio di via Asiago 8/D, palazzine nuovissime finite nel 2013 con pannelli solari e cortile curato per 42 appartamenti, da novembre è finita la tranquillità. Lo denunciano i residenti durante un sopralluogo della Lega Nord.

Fino a ieri si contavano 126 nuovi inquilini, tutti giovani uomini stranieri, profughi in attesa della risposta da parte delle autorità alle loro domande d’asilo, sistemati in 14 appartamenti che il costruttore Domus Villa ha messo a disposizione per essere affittati per i richiedenti asilo. E Trattoria Mercato srl, che assieme ad altre cooperative ha un appalto con la Prefettura i servizi di accoglienza ai profughi, ha preso in affitto i 14 appartamenti invenduti in via Asiago 8/D ed è riuscita a farci stare oltre un centinaio di persone, con casi di una decina di persone in trilocali da 75 metri quadrati.

Una soluzione realizzata davanti agli altri inquilini del condominio, 12 famiglie soprattutto di giovani coppie con figli per un totale di 34 persone, di cui una decina di bambini, che l’appartamento nuovo in via Asiago l’hanno comprato per viverci stabilmente, con mutui e spese da case in classe A, e che da 8 mesi si sentono ghettizzate. "Loro sono 126 giovani uomini, non si sa dove vanno e cosa fanno, la notte fanno quello che vogliono, disturbano, sporcano, c’è qualche rissa tra loro, il cancello del condominio è sempre aperto, c’è un via vai continuo di persone. E noi siamo 34, compresi i bambini, costretti a stare chiusi in casa perché non si sa più chi si incontra fuori dalla porta. C’è timore - raccontavano ieri gli inquilini italiani -. Ma non è giusto che ci costringano a stare così a casa nostra, dove abbiamo fatto sacrifici per comprarci un appartamento. Non siamo razzisti, ma così non li vogliamo".

Le 12 famiglie, con anche l’amministratrice di condominio, si sono più volte rivolte alla Prefettura per segnalare i problemi, sono state fatte segnalazioni ai vigili degli episodi più gravi, ma oltre a un paio di addetti alla sicurezza di una cooperativa che sta sotto Trattoria Mercato srl non c’è stato alcun intervento. Il gruppo monzese della Lega Nord ha raccolto le lamentele e ieri ha fatto un sopralluogo nelle palazzine di via Asiago 8/D. "È chiaro che questo è solo un business sui profughi, perché mettere 126 persone in 14 bilocali e trilocali non è certo accoglienza, né fa integrazione con chi già vive qui", commenta Federico Arena, segretario cittadino del Carroccio che annuncia che il caso sarà portato all’attenzione del ministro dell’Interno con un’interrogazione in Parlamento. Mentre il capogruppo regionale Massimiliano Romeo tuona: "Il Prefetto di Monza lasci la sua villa di rappresentanza e venga a stare qui per un mese. C’è responsabilità del costruttore e di Trattoria Mercato, ma soprattutto della Prefettura che fa gestire l’accoglienza dei profughi così".