Pedaggi d’oro: Pedemontana vuota ma strade in tilt

Dossier delle Province di Monza e Como: sull’autostrada restano solo i camion, mentre nelle vie comunali il traffico aumenta fino al 110%

La presentazione dello studio

La presentazione dello studio

Monza, 29 gennaio 2016 - Sempre più camion sull’autostrada e sempre più auto in fuga dai pedaggi e riversate sulle strade locali ormai al collasso. E la situazione, con l’arrivo dei cantieri della tratta B2, può solo peggiorare se non si interviene sulla viabilità locale.

È questa la fotografia degli effetti dell’arrivo di Pedemontana in Brianza: un’autostrada che non verrà utilizzata dagli automobilisti perché troppo cara, ma che ma sarà invasa dal traffico pesante e costringerà i forzati del volante riversarsi, con conseguenze devastanti, sulla rete viabilistica comunale e intercomunale.

A dirlo è il dossier realizzato dallo Studio META di Monza su un modello di simulazione del traffico. Lo studio è stato commissionato dalle Province di Como (attraversata dalla SP 32 Novedratese) e di Monza e Brianza (attraversata dalla ex SS35 Milano-Meda), con il coinvolgimento di dieci Comuni: Arosio, Barlassina, Carimate, Carugo, Cesano Maderno, Figino Serenza, Lentate sul Seveso, Mariano Comense, Novedrate, Seveso.

Lo studio attribuisce alla tratta B1 (Lomazzo-Lentate sul Seveso), aperta a novembre, un traffico di circa 21mila veicoli al giorno. Questo flusso, sottratto in parte alla Sp32 Lomazzo-Cermenate e in parte ad altri itinerari autostradali, si riversa in buona misura sulla superstrada Milano-Meda-Lentate con incrementi che vanno dal +36% di Lentate (pari a 43.500 veicoli) al +3% di Varedo (96.900 veicoli). In questo caso però il 3% di aumento è la goccia che fa traboccare il vaso, tant’è che oggi le code sulla ex Ss35 da Varedo sono arretrate fino a Cesano e Meda.

Sugli scenari futuri, a fare la differenza sarà la politica tariffaria, avvisa l’ingegner Andrea Debernardi, autore dello studio. Le tariffe di Pedemontana sono infatti fra le più alte d’Italia.

"Se dalla tariffa attuale di 20 centesimi al chilometro si applicassero le tariffe medie di Autostrade per l’Italia in Lombardia, pari a 6,5 centesimi al chilometro, il flusso sulla tratta B1 crescerebbe da 21mila a oltre 35mila veicoli equivalenti al giorno - conferma l’ignegnere -. Stiamo assistendo a un fenomeno di fuga dal pedaggio, e la situazione è molto confusa perché se abbassiamo il pedaggio e la tratta raddoppia il suo carico svuotiamo la Novedratese ma la Milano-Meda peggiora e si trova implicata in un meccanismo complicato da gestire".

L’effetto delle tariffe gioca un ruolo essenziale anche sulle stime di traffico derivante dall’apertura della tratta B2, per ora ferma al palo. Il progetto di Pedemontana prevede infatti l’utilizzo della parte settentrionale della Milano-Meda-Lentate, che verrebbe migliorata ma perderebbe l’attuale regime di gratuità. Il risultato? Tariffe elevate determinerebbero "l’espulsione di buona parte dei pendolari, che finirebbero per congestionare gli itinerari paralleli lungo la rete ordinaria - spiega lo studio -. Il risultato atteso è una diminuzione di traffico rispetto ai livelli attuali".

Effetti dunque molto diversi rispetto alla tratta B1. Le alte tariffe sulla tratta B2 "sono destinate a generare forti incrementi di traffico sugli assi ordinari paralleli alla superstrada Milano-Meda", sostiene l’ingegner Debernardi. A rischiare di scoppiare sono le vie Borromeo (+64%) e Volta (+25%) a Cesano Maderno; corso Isonzo (+10%) e via Garibaldi (+45%) a Seveso; via Indipendenza (+20%) e via Manzoni (+31%) a Meda; via Santa Maria (+110%) a Lentate sul Seveso.

Ma se il traffico leggero fugge per non pagare un conto troppo salato, quello pesante resterà comunque sull’autostrada, prevede la simulazione. Il risultato? "La Milano-Meda rischia di diventare una strada camionale, mentre la rete di viabilità secondaria sarà congestionata dagli automobilisti", sono le conclusioni preoccupate del presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti.

Le auto in fuga dalla tratta B2 fra Lentate e Cesano si riverseranno sulla vecchia Comasina e su un sistema stradale che va da Seregno a Lentate passando per Meda. "Sarà la congestione totale", conclude Debernardi.