STEFANIA TOTARO
Cronaca

Monza, l'ex assessore Antonicelli condannato per voto di scambio

Caduta l'accusa di associazione a delinquere, ad Antonicelli la pena di 3 mesi in continuazione con il patteggiamento di 3 anni di reclusione per corruzione nell'inchiesta sulle tangenti per i rifiuti "Clean City"

Giovanni Antonicelli ex assessore all'Ambiente di Monza

Giovanni Antonicelli ex assessore all'Ambiente di Monza

Monza, 2 febbraio 2016 - Condannato per voto di scambio, ma non fu associazione per delinquere. Il Tribunale di Monza ha inflitto all'ex assessore monzese Pdl al Patrimonio e all'Ambiente Giovanni Antonicelli la pena di 3 mesi in continuazione con il patteggiamento di 3 anni di reclusione per corruzione nell'inchiesta 'Clean City' sulle tangenti pagate dall'impresa Sangalli per ottenere gli appalti sui rifiuti.

Secondo il pm Salvatore Bellomo (che aveva chiesto per Antonicelli la condanna a 2 anni, senza però tenere conto dell'ipotesi continuativa con il patteggiamento) l'ex assessore ha fornito lavori nell'edilizia per le case comunali in cambio di appoggi elettorali con voti sicuri da parte degli uomini della presunta organizzazione criminale (questa ultima circostanza non ritenuta riscontrata dai giudici) a Giuseppe Esposito, detto zio Peppe o Peppe o' Curtu, il pregiudicato ritenuto boss della Camorra napoletana trapiantato a Monza, che per questa vicenda è già stato condannato a 14 anni e mezzo di reclusione con il rito abbreviato, scesi a 12 anni in appello, ma anche per associazione per delinquere finalizzata a una serie di reati come usura, estorsione, rapine, spaccio di droga, riciclaggio di denaro, furti, falsificazione e spendita di banconote false, clonazione di carte di credito e anche ricettazione di abbigliamento con le griffes contraffatte a vario titolo insieme ad altri 15 imputati. Complessivamente i giudici hanno condannato una decina di imputati a pene tra i 6 anni e gli 8 mesi.

Antonicelli era stato arrestato nel 2013 nell'ambito di questa inchiesta denominata 'Briantenopea' (tornando in libertà dopo 4 mesi di carcere e 2 mesi di arresti domiciliari), era poi tornato ai domiciliari per corruzione per l'inchiesta 'Clean City' e rimesso in libertà dopo la decisione di patteggiare la pena.