L’esercito dice addio a Monza

I militari smobilitano, l’operazione ‘Strade sicure’ è finita. Sindaco perplesso

I militari davanti al Duomo

I militari davanti al Duomo

Monza, 29 novembre 2015 - L'esercito saluta Monza. Il progetto Strade sicure, fortemente voluto dal Prefetto Giovanna Vilasi, è terminato. Tute mimetiche, giubbotti antiproiettile e mitra sono scomparsi dai cosiddetti luoghi sensibili della città, dalla Villa Reale - indicata in un primo tempo come sede di rappresentanza di Expo ma mai usata per motivi di sicurezza - fino al Duomo o alla stazione ferroviaria.

L’operazione si è conclusa, conferma la Prefettura. Era partita il 30 marzo con l’arrivo in città di una trentina di militari provenenti dal Raggruppamento Lombardia della caserma Santa Barbara di via Perrucchetti a Milano. Un’iniziativa nata di concerto tra i ministeri dell’Interno e della Difesa per promuovere la collaborazione tra le forze dell’ordine e l’esercito italiano al fine, spiegava la Prefettura, di "incrementare la percezione del livello di sicurezza dei cittadini, anche alla luce della recente situazione di crisi internazionale".

Il loro arrivo sulle strade in primavera aveva colto di sorpresa tutti, a partire dal sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, che oggi è altrettanto sorpreso dalla loro partenza. "È stata un’iniziativa gestita direttamente dalla Prefettura - sottolinea il sindaco -. Sicuramente ha avuto un suo riscontro, anche se ho ricevuto anche diverse segnalazioni di cittadini stupiti che, vedendo entrare i militari armati in Villa Reale, mi hanno chiesto cosa stesse succedendo. Lo stesso è accaduto per le scuole. Anche perché allora non se ne sentiva la necessità".

Scanagatti non nasconde qualche perplessità sulla scelta di smobilitare proprio ora che il livello di allarme si è alzato. "Se prima i militari non servivano, adesso, alla luce degli episodi di terrorismo, forse sarebbero stati più necessari - continua -. Adesso mi sarei piuttosto aspettato rinforzi. Ho tutte le mie perplessità sulla tempistica dell’operazione. Capisco che il Giubileo e quant’altro stiano accentrando l’attenzione, ma ormai quando si parla di luoghi sensibili bisogna stare attenti: i fatti di Parigi dimostrano che ovunque può succedere di tutto. Comunque abbiamo appena partecipato a un tavolo sulla sicurezza e non ci sono segnali d’allarme. Villa Reale all’inizio era legata a Expo ma poi proprio per ragioni di sicurezza nessun capo di Stato è uscito dal sito dell’esposizione universale. Certo, chiedo di essere informato se dovessero emergere situazioni di pericolo, ma finora con il Prefetto non abbiamo avuto alcuna discrepanza".