
Desio, elezioni
Desio, 10 maggio 2016 - C'è favorito d’obbligo, almeno sulla carta. Uno sfidante d’esperienza, seppur «forestiero». E tre incognite, ambiziosissime: tutte e tre, chissà, capaci potenzialmente di diventare la sospresa dell’anno. È una partita che sembra piuttosto aperta, quella per la sfida elettorale di Desio. Con cinque concorrenti ai nastri di partenza, per prendere le redini della città nei prossimi cinque anni. Con un ballottaggio che appare la soluzione più concreta, ma dai risvolti molto imprevedibili, in base a quali saranno i duellanti e quali gli accordi più o meno alla luce del sole. In pole position, quasi inevitabilmente, il sindaco uscente Roberto Corti, che in questi anni ha lavorato sodo, seppur non senza difficoltà e polemiche, per ripulire a 360 gradi il nome, e la città, di Desio, dopo la bufera 'ndrangheta. Si ripresenta sostenuto dal Pd, dalla Sinistra per Desio e da Desio Viva. Con un programma quanto mai ricco e articolato, in continuità con il lavoro intrapreso per la tutela del territorio, il rispetto della legalità, la partecipazione attiva dei cittadini.
Se per il centrosinistra è stato semplice scegliere il proprio alfiere per il 5 giugno, per il centrodestra è stato un parto lungo e travagliato. Alla fine l'ha spuntata la Lega, che ha potuto mettere un proprio uomo, e in particolare l’ala che puntava su un nome forte, di esperienza e carisma, anche se non desiano: ecco quindi Massimo Zanello, che sarà sostenuto anche da Forza Italia (vani i tentativi degli azzurri di proporre un proprio esponente), la lista La Nostra Desio, e Desio al Centro. Zanello in queste settimane sta facendo una full immersion a Desio per rendersi conto dei problemi della città e per trovare le soluzioni più adeguate.
Tutti e tre gli altri concorrenti sono convinti, più o meno a ragion veduta, di poter aspirare al secondo posto utile per un ballottaggio. C’è l’ex assessore Paolo Smorta, che pensa alla sua rivincita con «Uniti per Desio» e per quanto è stato capace di dimostrare negli ultimi quattro anni ha sicuramente una grande carica e capacità di muovere le masse. C’è Simone Gargiulo della lista civica Per Desio, che è attiva ormai da diversi anni sul territorio e ha maturato una certa esperienza e conoscenza dei temi chiave della città. E poi c’è Sara Montrasio del Movimento 5 Stelle, che pur essendo l’unica donna non ha certo l’intenzione di farsi «soffocare» dagli uomini, anzi è molto determinata – e ha allestito un programma agile e creativo – per giocare un ruolo da protagonista. La campagna elettorale si annuncia accesa, con alcuni temi che la faranno sicuramente da padrone: il consumo di suolo; la riqualificazione dei troppi edifici abbandonati della città; il destino della Torre ex Autobianchi; il futuro del forno inceneritore; la riqualificazione del centro storico e il declino del commercio.
TRE DOMANDE A CIASCUN CANDIDATO: ECCO LE INTERVISTE
ROBERTO CORTI (Centrosinistra)
1 - Quali sono le sue priorità per la città? «Noi dobbiamo proseguire con il lavoro svolto sul tema dell’ambiente e del territorio, valorizzando gli spazi aperti e creando un sistema di piste ciclopedonali che si colleghino con il centro. Andando poi a riqualificare lo stesso centro e gli assi della cultura e dello sport, e quello del commercio. Inoltre dobbiamo insistere sul tema della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini, che abbiamo avviato in questi anni: partecipare significa per ogni persona essere sempre più parte della comunità e serve anche a quel rispetto della legalità che tanto ci sta a cuore». 2 - Quale sarebbe il primo atto ufficiale da sindaco? «Nel mio caso, non ci sarà nessun atto simbolico visto che sarebbe una rielezione. Andremmo a proseguire il cammino intrapreso, all’insegna della concretezza. Se proprio devo pensare a un atto specifico, mi piacerebbe che si potesse siglare il piano di sistemazione del centro storico, per il quale stiamo lavorando». 3 - Perché i cittadini dovrebbero votare per lei? «Perché conosco Desio come le mie tasche ed il cambiamento che assieme abbiamo avviato, nei prossimi cinque anni migliorerà ancora di più il suo volto ed il nostro modo di vivere. In questi anni, poi, abbiamo creato un tessuto di relazioni e collaborazioni che nessun altro dei candidati può avere e c’è un indubbio valore nella continuità. Con un altro sindaco, la città perderebbe di nuovo tempo, come successo in passato. Desio non se lo può permettere: deve guardare al futuro, secondo il percorso che abbiamo delineato».
MASSIMO ZANELLO (Centrodestra)
1 - Quali sono le priorità per la città? «Le priorità non sono poche. C’è quella delle grandi incompiute e degli edifici abbandonati. C’è la necessità di un rilancio della città che parta dal centro - perché non è possibile assistere alla morìa dei negozi e alla gente che cade sulle rotaie del tram - senza dimenticare i quartieri. C’è la necessità di valorizzare il patrimonio storico e culturale di Desio come merita: penso a Villa Tittoni, che proporremo di far diventare patrimonio dell’Unesco, e alla figura del Papa, che merita di essere valorizzata. Per tutto questo Desio deve entrare in un contesto più grande, deve diventare un polo di attrazione per persone anche dai comuni limitrofi e non solo». 2 - Quale sarebbe il suo primo atto ufficiale da sindaco? «Avvierò un profondo monitoraggio del patrimonio del Comune, per capire come valorizzarlo e come rilanciarlo, e del patrimonio dismesso, penso alla Torre, al Centro Stile, a tutte quelle realtà immobiliari che hanno bisogno di una rinascita. Essendo percorsi lunghi, bisogna iniziare subito e con grande determinazione». 3 - Perché i cittadini dovrebbero votare per lei? «Perché è l’unico modo per far ripartire Desio in un contesto di più ampio respiro. La città è rimasta uguale a cinque anni fa, anzi è regredita e non è al passo nemmeno delle città limitrofe: basta guardare il valore delle case, che qui è inferiore a Seregno, Cesano e Lissone. Il motivo è chiaro. Desio è una città che ha perso ogni attrattività. Deve riprendersi il suo ruolo chiave, insieme alle forze sane della popolazione, che sono tante».
SARA MONTRASIO (5 Stelle)
1 - Quali priorità per la città? «C’è una serie di cose sulle quali ci possiamo attivare da subito: rendere gratuiti i parcheggi ai disabili, visto che ora sulle strisce blu sono costretti a pagare. Scegliere almeno un intervento per quartiere tra quelli che i cittadini riterranno più opportuni, piccole cose che diano già un esempio del lavoro più ampio che vorremmo fare. Ultimo, ma non per importanza: avviare subito lo studio epidemiologico sugli effetti del forno inceneritore sulla salute dei cittadini. È il terreno su cui il Movimento 5 Stelle di Desio è nato e si batte da sempre: dalla gestione pulita dei rifiuti, senza incenerimento, allo stop a Pedemontana. Non è ideologia: vogliamo vivere in un ambiente più pulito per difendere la salute di tutti. La prima cosa da fare su questo punto sarà, appunto, avviare lo studio epidemiologico nelle zone interessate dalla ricaduta dei fumi dell’inceneritore. Studio che abbiamo fortemente voluto e per la cui realizzazione ci siamo impegnati in consiglio comunale indirizzando con i nostri atti l’attuale amministrazione. Perché diciamo no all’incenerimento? Perché è pericoloso per la salute e inefficiente economicamente». 2 - Quale sarebbe il suo primo atto da sindaco? «Un piccolo progetto per ogni quartiere, concordato con i cittadini, come detto. E contemporaneamente proporrei la modifica del regolamento del consiglio comunale per renderlo più produttivo». 3 - Perché i cittadini dovrebbero votarla? «Perché il Movimento 5 Stelle ha le mani libere. Gli unici finanziatori che abbiamo sono le nostre tasche e i cittadini che ci sostengono con le loro libere offerte. E i cittadini sono gli unici a cui rispondiamo».
PAOLO SMORTA (Uniti per Desio)
1 - Quali sono le priorità per la città? «La priorità assoluta è quella di far ripartire Desio, con degli interventi immediati di riqualificazione degli edifici pubblici e privati abbandonati, degradati e dismessi. In città ce ne sono troppi (ndr l’ex casa di riposo di corso Italia, l’ex carcere, l’ex Agenzia delle Entrate ecc..) e non sono più tollerabili. Questo attiverà, a cascata, un circolo virtuoso sotto l’aspetto economico, con una serie di benefici per i cittadini, ma anche per gli imprenditori e i commercianti. E le entrate per il Comune potranno essere investite per la collettività. Poi bisogna trovare una soluzione per la Torre nell’area ex Autobianchi, noi delle idee le abbiamo». 2 - Quale sarebbe il suo primo atto ufficiale da sindaco? «Sicuramente quello di far togliere i binari del tram che da troppi anni creano disagio e pericolo nell’asse centrale della città. Via le rotaie e spazio a una bella pista ciclabile, per dare un nuovo aspetto a tutto il centro». 3 - Perché i cittadini dovrebbero votare per lei? «Semplice: perché a differenza di tutti gli altri ho dimostrato in questi anni da assessore di saper fare tante cose e tutte di qualità, per il bene di Desio e dei desiani. Ho dimostrato di saperle fare a prescindere dalle risorse economiche e di non fermarmi mai di fronte ai problemi, trovando sempre la soluzione più adeguata. C’è un altro modo di fare politica, il nostro e solo il nostro. Senza tessere in tasca, senza cambiali da pagare, senza scheletri negli armadi, fuori dalle vecchie logiche dei partiti, e da quel cancro che sono le coalizioni «accozzaglia», per costruire insieme, Uniti per Desio, una città migliore».
SIMONE GARGIULO (Lista civica per Desio)
1 - Quali sono le priorità per la città? «Diciamo che sintetizzando al massimo il nostro programma elettorale direi che occorre mettere i cittadini al centro al posto dei partiti; occorrono più investimenti in infrastrutture e sicurezza e bisogna diminuire la spesa corrente. La sicurezza, in particolare, è e deve essere una priorità dell’amministrazione di una Città come Desio affinché i cittadini e le loro famiglie possano ritornare a vivere appieno Desio in tutta serenità. Questa è un’esigenza che la cittadinanza ha percepito come fortemente trascurata dall’amministrazione fino ad oggi in carica. Poi, noi puntiamo molto su una illuminazione pubblica diffusa, una bella zona pedonale in centro, la Torre Addamiano finita e dedicata a un bel progetto». 2 - Quale sarebbe il suo primo atto ufficiale da sindaco? «Incontrerei per conoscerle tutte le persone che lavorano per il Comune, dipendenti, dirigenti e via dicendo, al fine di stabilire il giusto rapporto di sintonia che è possibile solo con la conoscenza reciproca ed il rispeddo delle posizioni e competenze di ciascuno. Subito dopo, incontrerei i comitati di quartiere e le associazioni per scrivere insieme la liste delle priorità vere di questa città ed iniziare a indirizzare su di esse le risorse del bilancio». 3 - Perché i cittadini dovrebbero votare per lei? «I desiani devono votare per me perché non sono un politico di professione, ma un cittadino che ama Desio, sa quello che le serve ed è preparato ad amministrarla. Sono pronto ad ascoltare, ho un gruppo di persone preparate, motivate e la sola ambizione che ho è quella di fare ciò che serve a Desio senza badare ai «colori» ma solo alle soluzioni».