Concorezzo, debutta il dosso artificiale che crea energia

Lungo la Monza-Trezzo, prima applicazione su strada pubblica al mondo

Il sindaco Riccardo Borgonovo

Il sindaco Riccardo Borgonovo

Concorezzo (Monza e Brianza), 14 dicembre 2016 - Rallenta il traffico, il che di per sé non è male, ma soprattutto produce energia elettrica quando le ruote delle automobili ci passano sopra. Il suo nome è Lybra ed è una pedana intelligente, tutta italiana, ideata nel 2011 da Underground Power (UP) che ha il pregio di trasformare il traffico in energia elettrica CO2 Free.

Nel 2013 il Gruppo Auchan ha acquistato il primo impianto commerciale al mondo, in funzione nel centro commerciale Rescaldina. La novità è che ora la pedana sarà installata per la prima volta su una strada pubblica: la provinciale Monza-Trezzo. Sarà un impianto unico al mondo. Il tutto grazie ad una concessione di occupazione di suolo pubblico e del sottosuolo firmata dal Comune di Concorezzo.

"Nel mondo non siamo gli unici a lavorare su un sistema che trasforma l’energia cinetica in elettricità, ma siamo i primi ad essere passati dalla fase di laboratorio a quella commerciale", dice Andrea Pirisi, l’ingegnere brianzolo alla guida di UP. L’invenzione è stata autorizzata dal ministero dei Trasporti per la sperimentazione su strada pubblica mentre il ministero dell’Ambiente l’ha selezionata tra le 10 Pmi più promettenti nel settore Clean Tech, cioè delle tecnologie pulite. Brevettata in Italia e negli Usa, l’1 dicembre è stata tra le cinque finaliste a Roma all’edizione 2016 del Premio Gaetano Marzotto. A Concorezzo saranno installati nelle prossime settimana due impianti, ai due ingressi di una rotonda, quasi al confine con Monza. Gli automobilisti vedranno solo due linee gialle che segnano un manto di gomma che coprirà un pezzo di strada lungo tre metri sotto il quale c’è la pedana. Funziona così: quando un veicolo arriva viene rallentato e cede, premendo sulla pedana, parte della sua energia cinetica che un sistema di dinamo trasforma in elettricità che alla fine viene accumulata da un pannello simile a quelli fotovoltaici. "Considerando il traffico che passerà prevediamo si possano produrre fino a 40mila chilowattora (kwh) l’anno. Bastano per coprire il 10% dell’energia necessaria ad un grande albergo", racconta Pirisi.

L’energia prodotta non potrà essere ceduta al Comune per l’illuminazione pubblica: "Sarebbero diventati nostri fornitori e perciò avremmo dovuto fare una gara d’appalto. La cosa sarebbe stata complicata", spiega il sindaco, Riccardo Borgonovo, ben felice di poter fare da apripista ai giovani inventori. Un albergo che si trova vicino alla rotonda ha però manifestato interesse a utilizzare l’energia. Ottenere la possibilità di fare sperimentazione non è stato facile. Sono stati necessari lunghi test per avere il via libera dal ministero dei Trasporti: "Abbiamo fatto passare sulla pedana un camion di 38mila chilogrammi di peso e un’ambulanza per calcolare i sobbalzi, che devono essere quasi impercettibili in caso di trasporto di pazienti". Il sistema è a costo zero per il Comune: installazione e manutenzione sono a carico di UP che pagherà una tassa di occupazione di suolo pubblico: "Siamo dei pionieri ma contiamo molto sul fatto che seguano il nostro esempio ad altri comuni di Monza e Brianza e dell’Italia", è la convinzione del sindaco.