Monza forgia la bicicletta del Papa, oggi il debutto in Vaticano

Delegazione brianzola all’Angelus per la consegna. L’obiettivo è raccogliere fondi per sostenere la struttura semplice dipartimentale di Senologia chirurgica dell’Ospedale Sacco di Milano di Laura Ballabio

Massimo Panzeri, amministratore delegato di Atala, che ha realizzato la Papa bike (Rastelli)

Massimo Panzeri, amministratore delegato di Atala, che ha realizzato la Papa bike (Rastelli)

Monza, 5 ottobre 2014 - La spedizione di «Santiago in rosa» è arrivata a Roma e questa mattina consegnerà la «Papa bike» a Papa Francesco. Dopo oltre 800 chilometri seguendo la Via Francigena - il percorso che i pellegrini provenienti dal nord percorrevano durante il Medioevo per raggiungere la Città Santa - la carovana brianzola che domenica scorsa è partita dal parcheggio del Pala Iper di Monza, è arrivata a destinazione. A Roma è stata portata la «Papa bike», una bicicletta bianca, realizzata appositamente per Papa Francesco dall’Atala, azienda monzese. «Si tratta di una bici elettrica con la dedica in blu, “A Papa Francesco” e i brand dell’associazione Cancro Primo Aiuto, Santiago in Rosa e Atala. È una city bike dal telaio maschile di ultima generazione, dotata di un motore centrale Bosch, che permette la pedalata assistita. Abbiamo scelto una 28”, taglia 49, perché Papa Francesco è alto 1 metro e 78 – ha spiegato Massimo Panzeri, 45enne manager da dieci anni amministratore delegato di Atala – Sono venuto a contatto per caso con l’attività dell’associazione e da quattro anni abbiamo “sposato” la loro causa: il nostro scopo non è farci pubblicità ma far conoscere l’attività portata avanti dall’associazione Cancro Primo Aiuto e i programmi sociali che porta avanti per gli ammalati. L'attività dell’associazione è concreta: si realizzano progetti molto ambiziosi ma tutti volti ad aiutare e migliorare la vita dei pazienti di cancro».

L’obiettivo è raccogliere fondi per sostenere la struttura semplice dipartimentale di Senologia chirurgica dell’Ospedale Sacco di Milano guidata dal professor Fabio Corsi. L’iniziativa permetterà di acquistare, in collaborazione con l’Università di Milano, una tomosintesi mammaria, una tecnologia all’avanguardia che permette di ricostruire figure volumetriche in tre dimensioni. Una parte dei fondi raccolti servirà anche per continuare a portare avanti il Progetto Parrucche (sostenuto anche dalla edizione 2013 di «Santiago in rosa») che sta avendo sempre più successo: nei primi quattro mesi dell’anno sono state distribuite oltre 700 parrucche. Protagoniste della quarta edizione di «Santiago in rosa» sono quattro donne bikers - Cecilia Cantoni, Elisa Bonaccorsi, Marisa Giovenzana e Tiziana Gurini - che l’esperienza del cancro l’hanno vissuta sulla propria pelle o lavorano in reparti dove incontrano tutti i giorni le ammalate, che ora hanno deciso di mettere a disposizione un po’ delle loro energie e del loro tempo per aiutare altre donne. Lungo il percorso sono state accompagnate da tre uomini: Andrea Panzeri, Lorenzo Marchesi e Andrea Rocca. La partenza dal Pala Iper di Monza non è stata casuale: è la «casa» del Consorzio Vero Volley, società gemellata con la Onlus brianzola. Cinque atlete della Saugella Team Monza, la squadra del Consorzio che milita nel Campionato femminile A2, Benedetta Bruno, Marika Bonetti, Tereza Rossi, Maria Nomikou e Fabiola Facchinetti hanno pedalato nella prima tappa e alcune loro compagne hanno raggiunto la carovana di «Santiago in rosa» nei giorni successivi per affiancarsi negli ultimi chilometri verso Roma.