Sgozza la moglie e si uccide: liti quotidiane per il vizio del gioco

Barlassina, i corpi dei due pensionati scoperti dalla sorella di SONIA RONCONI

La tragedia è avvenuta in via Paganini 6, in una zona collinare residenziale vicino al golf club, la più bella del paese

La tragedia è avvenuta in via Paganini 6, in una zona collinare residenziale vicino al golf club, la più bella del paese

Barlassina (Monza e Brianza), 11 aprile 2016 - Era malata di videopoker, spendeva anche 200 euro al giorno alle slot machine e aveva debiti fin sopra il collo. Più volte il marito, un bancario in pensione, era andato a prenderla di forza alla sala giochi. Potrebbe essere questo il movente dell’omicidio-suicidio avvenuto ieri a Barlassina. Giuseppe Gallina, 70 anni, bancario in pensione, ha ucciso la moglie Fiorella Radaelli, di 66, sgozzandola con un coltello da cucina e poi ha tentato di impiccarsi al balcone al primo piano della sua villetta a schiera, ma la corda si è spezzata, è precipitato nel vuoto ed è morto.

A scoprire i due cadaveri, attorno alle 17, è stata la sorella di una delle vittime che era passata per una visita a casa loro, in via Paganini 6. Passando sul vialetto ha visto l’uomo a terra nel giardino davanti alla villetta e ha urlato spaventata. Subito è accorso un vicino che ha chiamato il 118 pensando ad un malore. Poi insieme sono entrati nell’abitazione della coppia, hanno chiamato più volte la signora Fiorella, fino a scoprire il corpo della donna in un lago di sangue nel salotto. Poco più in là, sul pavimento il coltello. Il vicino ha chiamato i carabinieri che sono arrivati in pochi minuti. La lite trai i due è scoppiata all’ora di pranzo. I carabinieri hanno trovato la pasta ancora nello scolapasta e i due corpi freddi.

Fiorella Radaelli era nata a Cesano e faceva la casalinga. Giuseppe Gallina era un bancario in pensione, e aveva un figlio sui 45 anni che viveva altrove, avuto da un precedente matrimonio. Era una coppia molto riservata. Ma tutti i vicini conscevano il brutto vizio della donna che da anni era motivo di discussione tra i due. «Litigavano sempre per le macchinette, lei usciva e spendeva anche 200 euro al giorno», racconta un vicino. «Non ci siamo accorti di niente, a quell’ora avevamo la musica alta - racconta un altro - Abbiamo sentito delle urla verso le 17 e ci siamo affacciati. Dopo abbiamo saputo cosa era successo». «Lui era un pezzo di pane, molto riservato, un tipo pacifico che andava sempre in bicicletta. Mi sembra impossibile che abbia potuto fare del male a qualcuno».

I carabinieri hanno trovato il corpo della donna in cucina col collo reciso da un coltello, morta presumibilmente per dissanguamento, e l’uomo con una corda al collo precipitato dal balcone del primo piano dopo aver tentato di impiccarsi e deceduto probabilmente in seguito alla caduta. Il coltello è stato rinvenuto dai militari nell’abitazione, non lontano dal cadavere della donna. Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Monza, hanno ascoltato le testimonianze dei vicini di casa della coppia.

di SONIA RONCONI