Milan, firmato il closing: ora è dei cinesi. Le tappe di un 'affaire' lungo 30 mesi

Risale a due anni e mezzo fa, era l'ottobre del 2014, l'annuncio della banca d'affari Lazard sulla possibile cessione del Milan

Stretta di mano tra David Han Li e Danilo Pellegrino (amministrazione delegato Fininvest)

Stretta di mano tra David Han Li e Danilo Pellegrino (amministrazione delegato Fininvest)

Milano, 13 aprile 2017 - Ufficializzato il closing: da oggi il Milan è dei cinesi. Risale a due anni e mezzo fa, era l'ottobre del 2014, l'annuncio della banca d'affari Lazard sulla possibile cessione del Milan. In realtà, il patron Silvio Berlusconi ne aveva gia' parlato tre anni prima, il 3 giugno 2011, con l'allora vice presidente cinese Xi Jinping in visita ufficiale a Roma. Berlusconi, che allora era presidente del Consiglio, all'interlocutore cinese promise che, se un giorno avesse deciso di cedere il suo club, avrebbe preso in considerazione l'ipotesi di un acquirente cinese.

Ottobre 2014 - Lazard annuncia la "possibile cessione del Milan". Li Yonghong, classe 1969, misterioso uomo d'affari cinese, e' il primo a farsi avanti. La societa' Jie An De, di cui e' presidente, incarica un broker newyorkese di origini italiane di trattare l'acquisto del Milan. Si tratta di Salvatore "Sal" Galatioto.

Dicembre 2014 - Silvio Berlusconi riceve ad Arcore Bee Taechaubol, imprenditore thailandese di origini cinesi, classe 1975. Bee punta all'acquisto del 48% del Milan ma il suo fund-raising in Cina si rivela un fallimento.

Maggio 2015 - Nella scacchiera appare una nuova pedina: la "dama cinese", misteriosa donna orientale che si presenta ad Arcore come emissaria del governo cinese. L'affare con Bee salta.

18 marzo 2016 - Fininvest rivela che ci sarebbero "altri e autorevoli investitori", anche se la proposta di Bee non e' ancora stata definitivamente scartata.

27 aprile 2016 - Si diffonde la notizia secondo cui a capo della cordata cinese che vuole comprare il Milan ci sarebbe Jack Ma, fondatore del gigante dell'e-commerce Alibaba, che pero' smentisce il giorno successivo.

26 maggio 2016 - Li Yonghong fonda dato con Nicholas Gancikoff, manager di origini armene laureato alla Columbia Business School, la Sino Europe Sports Investments (SES), societa' veicolo nata con lo scopo di acquisire l'AC Milan.

6 giugno 2016 - L'Inter passa ufficialmente in mano ai cinesi: Suning, colosso dell'elettronica, ufficializza l'acquisizione del 68,55% del club nerazzurro.

Giugno 2016 - Ad Arcore rientra in scena Salvatore Galatioto, affiancato dal suo delfino Nicholas Gancikoff. Dietro ai due advisor - Gancikoff e Galatioto - ci sarebbe un consorzio di "capitalisti cinesi" - tra cui Sonny Wu e Steven Zhen interessato a comprare il 100% della societa' rossonera per una cifra che si avvicina a 750 milioni di euro. L'uomo che fa da tramite tra Gancikoff e Zheng e' Li Yonghong.

20 luglio 2016 - Gancikoff e SES propongono l'acquisizione immediata dell'80% della societa' rossonera. La cordata si divide in due: Li Yonghong estromette Gancikoff e diventa capo-cordata facendosi affiancare da Han Li, altro imprenditore cinese di cui si sa molto poco, nominato direttore esecutivo di SES. Nella lista degli investitori figura Haixia Capital.

5 agosto 2016 - Fininvest firma il preliminare di vendita del 99,93% del Milan a Sino-Europe Sports. Sino Europe versa la prima caparra di 100 milioni di euro. "In base all'intesa, la valutazione del club risulta di 740 milioni di euro e tiene conto di una situazione debitoria stimata in circa 220 milioni", si legge nel comunicato congiunto. Marco Fassone, dirigente sportivo gia' direttore generale dell'Inter, viene indicato come futuro ad del Milan.

20 ottobre 2016 - Il sindaco di Milano Beppe Sala accoglie a Milano Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, tra le proteste della comunita' cinese. Il presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertole', conferisce al leader buddhista la cittadinanza onoraria. Nel tempo a venire sara' da piu' parti rinfacciato a Sala di aver cosi' messo a rischio l'acquisizione del club rossonero da parte dei cinesi.

16 novembre 2016 - Xi Jinping viene per la prima volta in Italia da quando ha assunto la carica di presidente per un vertice informale con il premier Renzi. Al termine della cena, Renzi regala a Xi due maglie: una dell'Inter e l'altra del Milan.

29 novembre 2016 - La Cina inasprisce le regole sulle esportazioni di capitali per contrastare gli investimenti considerati "illegali". Nel mirino finiscono quelle che il governo cinese definisce "false transazioni" per contrastare la tendenza di "irrazionali investimenti all'estero", soprattutto in settori come l'intrattenimento, il real estate, gli hotel e, appunto, i club di calcio. L'acquisto di squadre sotto forma di investimento estero e' visto spesso dalle aziende cinesi come un modo per trasferire beni o capitali all'estero. I cinesi nel calcio si sono resi protagonisti tra il 2014 e il 2016 di forti investimenti, sia con l'acquisizione di quote nelle squadre di calcio europee straniere sia con lo shopping sfrenato di fuoriclasse europei e sudamericani. La stretta sugli investimenti esteri avra' pesanti ripercussioni sull'operazione Milan-cordata cinese. Li Yonghong chiedera' piu' volte una proroga del closing perche' "manca l'autorizzazione a esportare i capitali".

Dicembre 2016 - Il closing, previsto per il 13 dicembre, slitta al 3 marzo. La causa sarebbe la mancanza di autorizzazioni cinesi all'uscita di capitali verso l'estero. Il 13 dicembre Sino Europe versa i 100 milioni della seconda caparra e Fininvest convoca l'Assemblea dei soci per l'1 e il 3 marzo.

22 dicembre 2017 - In un'intervista, Li Yonghong spiega che "SES ha individuato una struttura alternativa di investimento, che risolverebbe il nodo rappresentato dalle nuove misure introdotte". SES avrebbe impegnato capitali che sono gia' fuori dalla Cina. Dovrebbero infatti arrivare da Hong Kong i soldi con cui verra' saldata la caparra, attraverso la Rossoneri Sport Investment, la societa' di SES registrata a Hong Kong.

21-26 febbraio 2017 - Durante la visita di Stato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Cina, che segna un importante passo in avanti nelle relazioni bilaterali, non si fa riferimento al caso Milan. A pochi giorni dal closing, permangono dubbi anche sulla composizione della cordata.

24 febbraio 2017 - Huarong, contattata da Business Insider, smentisce ogni possibile coinvolgimento: "Non siamo coinvolti, non sappiamo nulla della trattativa".

28 febbraio 2017 - Anche China Merchant, contattata da AgiChina, si sfila. "Non sappiamo niente dell'investimento di China Merchant Bank nel Milan".

1 marzo 2017 - Il consorzio SES capitanato dal misterioso uomo d'affari Li Yonghong, che a giorni avrebbe dovuto acquisire il 99,93% delle quote del Milan, chiede a Fininvest di rinviare il closing, atteso il 3 marzo, per mancanza di fondi. Il Milan puo' accettare la proroga solo in cambio di una garanzia: il versamento della terza caparra da 100 milioni di euro.

2 marzo 2017 - Anche China Construction Bank (Ccb) esprime cautela sull'ipotizzata presenza nel consorzio guidato dal fondo SES per l'acquisto del Milan. Contattata da AgiChina, la banca risponde con una mail: "Preferiamo non fare commenti sulla trattativa Milan-cordata cinese".

20 marzo 2017 - "Le fusioni e le acquisizioni all'estero possono assomigliare a rose con le spine": lo dice Pan Gongsheng, il capo del Safe, l'Autorita' che controlla il mercato valutario in Cina. "Molte societa' con un alto livello di indebitamento hanno preso prestiti per fare acquisizioni all'estero. Altre stanno muovendo beni fuori dai confini mascherati da investimenti diretti esteri". Un riferimento implicito a qualche operazione in corso?

23-24 marzo 2017 - Si fa strada l'ipotesi di un closing rateizzato: SES avrebbe sbloccato nel giro di un paio di giorni 50 milioni, una caparra della caparra. Il totale dei soldi versati da Li Yonghong ammonterebbe a 250 milioni (la prima caparra da 100 milioni e' stata pagata il 6 agosto e la seconda da 100 milioni il 13 dicembre).

25 marzo 2017 - SES dirama un comunicato ufficiale in cui spiega che "la nuova entita' che ha formalmente preso il posto di SES nell'operazione e' la Rossoneri Sport Investment Lux, controllata da Li Yonghong".

26 marzo 2017 - Sara' un hedge fund americano, il fondo Elliot, a prestare a Li Yonghong i soldi necessari per concludere l'affare: 303 milioni di euro. Per il finanziamento Li dara' come garanzia oltre ai suoi beni anche "tutte le sue quote del Milan". Li dovra' quindi trovare una soluzione per rimborsare il Fondo Elliott, che ha concesso il finanziamento a interessi molti alti (dall'11 al 13%) e con scadenza a 18 mesi.

13 aprile 2017 - Finisce l'era Berlusconi, il Milan diventa cinese: effettuato a Milano il closing dell'perazione con il passaggio di mano del 99,93% delle quote detenute da Fininvest a cui vanno 290 milioni che si aggiungono ai 250 milioni gia' ottenuti come caparra. L'accordo si basa su una valutazione complessiva del Milan pari a 740 milioni, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, in circa 220 milioni. Alla cifra incassata da Fininvest si aggiungono 90 milioni a titolo di rimborso dei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1 luglio 2016 a oggi. Gli acquirenti confermano l'impegno a compiere "importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario" del club.

Fonte Agi

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