Expo, soldati a vigilare su Milano: le Voloire guidano la task force

Il commissario Sala: "Controllo speciale il primo maggio". All’inaugurazione del sito di Rho-Pero sono attesi Mattarella e Renzi, l’ingresso dei turisti sarà blindatissimo

MARINES L’esercitazione del Reggimento Artigliera a cavallo all’Idroscalo

MARINES L’esercitazione del Reggimento Artigliera a cavallo all’Idroscalo

Milano, 3 marzo 2015 - I primi soldati arriveranno questa settimana. Diventeranno 600, quanti ne ha destinati il ministero dell’Interno il decreto antiterrorismo alla sorveglianza di Milano e dell’Expo. Obiettivi sensibili, recita il dossier degli 007 italiani consegnato al Parlamento. In parallelo, si stanno chiudendo le procedure per affidare la regia della task force militare: in pole position c’è il Reggimento Artigliera a cavallo di Milano. In città le Voloire hanno già avuto il comando dell’operazione «Strade sicure», che prevede l’impiego delle forze armate in collaborazione con le forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità. E hanno partecipato a operazioni di pace in Albania (nel 2003) e in Libano (fino al 2010).

Non più tardi di due mesi fa, alle fine di dicembre, 150 eredi delle storiche Batterie a cavallo del generale La Marmora si sono esercitati all’Idroscalo in un’operazione anfibia. Mimetica, fucili e mezzi di sbarco. I marines a Milano. Da qui l’idea di affidare agli uomini del colonnello Luca Franchini le redini della macchina dei controlli nei sei mesi dell’Esposizione universale. Con un occhio anche ai conti del dossier sicurezza: i militari sono già di stanza in città, nella caserma di via Perrucchetti (che nel 2009 è stata bersaglio di un terrorista libico fai da te).

Qual è la situazione dei controlli a Milano a due mesi da Expo? Al momento «non c’è alcun segnale spia di eventuali azioni terroristiche» ha spiegato al Giorno in un’intervista il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. Da tempo gli obiettivi sensibili sono sotto i riflettori delle forze dell’ordine. Non ci si occupa solo di luoghi di simbolo, ma anche di occasioni speciali. I servizi segreti hanno innalzato l’attenzione sul primo maggio, giorno dell’inaugurazione di Expo, e in particolare sulla protesta che sta organizzando l’area antagonista. Il commissario unico, Giuseppe Sala, ha precisato all’Ansa che quel giorno servirà «un controllo speciale» all’ingresso, per via della presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, o del premier Matteo Renzi. O di entrambi.

Altrettanto sensibili sono le feste nazionali che si celebreranno a Expo con la partecipazione dei capi di Stato delle oltre 140 nazioni ospiti. Il sito ha le sue difese: una barriera perimetrale alta 3,15 metri, duemila telecamere, controlli di natura aeroportuale all’ingresso e raggi x, ha annunciato Sala, per scannerizzare il contenuto dei camion con le merci. Lo spazio aereo sarà chiuso e si ipotizza una copertura costante di velivoli militari, come è avvenuto a Torino durante le Olimpiadi. In lizza ci sono le basi di Cameri, a Novara, e quella bresciana di Ghedi.

luca.zorloni@ilgiorno.net Twitter: @Luke_like

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro