Festa di San Francesco, delegazione lombarda ad Assisi. Scola: "Parola chiave è 'fraternità'"

L'arcivescovo di Milano ha presieduto la celebrazione eucaristica delle 10, nella Basilica Superiore. Presenti anche il presidente della Regione Roberto Maroni e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha acceso la lampada sulla tomba del santo patrono d'Italia

L'arcivescovo di Milano Angelo Scola ad Assisi (sanfrancesco.org)

L'arcivescovo di Milano Angelo Scola ad Assisi (sanfrancesco.org)

Milano,4  ottobre 2015 - Oggi si celebra San Francesco, patrono d'Italia ed è festa grande ad Assisi. La città serafica e' "invasa" da migliaia di fedeli provenienti da tutto lo stivale. La delegazione della Lombardia, regione donatrice quest'anno dell'olio che alimenta la lampada posta a veglia dei resti mortali del Santo di Assisi, è guidata dal governatore Roberto Maroni e dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia. A presiedere la celebrazione eucaristica, nella Basilica Superiore di San Francesco, l'Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola.

Nella sua omelia, l'Arcivescovo di Milano ha messo l'accento sulla 'fraternitas', "parola chiave della spiritualità del nostro Santo". "L'ormai imminente Anno Santo straordinario della misericordia, voluto provvidenzialmente dal Santo Padre, illumina l'attualità di frate Francesco", ha affermato il cardinale Scola, secondo il quale "in questo tempo in cui tecnica e finanza rischiano di diventare gli arbitri indiscussi delle relazioni umane, Francesco d'Assisi, con la sua testimonianza di fraternitas evangelica, ci mostra che al centro della società deve esserci sempre la persona, affermata come bene in se stessa e nelle sue relazioni fondamentali, con gli altri, con il creato e con Dio". Secondo il cardinale "non ci è difficile sentire il santo di Assisi vicino alla nostra esistenza di uomini di oggi". "Il suo tempo - ha poi sottolineato - presenta infatti significative somiglianze con la complessità della società plurale in cui la Provvidenza ci chiama a vivere. Epoca di grandi e profondi cambiamenti fu quella di san Francesco; cambiamenti di natura culturale, economica e sociale. Anche noi siamo testimoni di rivolgimenti talora vertiginosi e ormai tutti persuasi che un'epoca si è chiusa inesorabilmente. Molti fondamenti del vivere civile sono oggi messi in questione: è un dato di fatto. Penso al senso della vita e della morte, del matrimonio, della famiglia, dell'identità religiosa e culturale di una nazione, del rapporto con l'ambiente, della costruzione di un solido e durevole equilibrio tra pace, sviluppo e giustizia, ai processi migratori senza precedenti in Europa che stanno modificando la fisionomia geopolitica di tante parti del mondo". 

Al termine della celebrazione, alla quale hanno partecipato 25 vescovi e 120 sacerdoti con i 150 seminaristi della Lombardia, si è tenuto il consueto saluto alla Nazione, dalla loggia del Sacro Convento di Assisi, da parte del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, in rappresentanza del Governo Italiano. L'accensione della lampada è stata affidata al sindaco di Milano. Tra i doni fatti dalle diocesi lombarde un'anfora di rame finemente cesellato della Scuola Beato Angelico della diocesi di Milano, realizzata a mano, l'olio ottenuto dalla spremitura delle olive del Lago di Garda, 12 cotte, 3 casule, 2 cantari e prodotti tipici lombardi.  "A vent'anni di distanza dall'ultimo pellegrinaggio della Lombardia ad Assisi per l'offerta dell'olio, sono lieto di accogliervi in occasione della solennita' di San Francesco patrono d'Italia" ha affermato padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi. 

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