ACHILLE COLOMBO
Cronaca

Italiani soddisfatti delle condizioni di vita? Dai dati Istat più luci che ombre

Il rapporto Istat del 2023 indica che la maggioranza degli italiani è soddisfatta della propria vita, con miglioramenti in diversi settori. Tuttavia, la fiducia nella società rimane bassa e ci sono differenze tra regioni e generi.

Clerici*

Quanto sono soddisfatti gli italiani per le loro condizione di vita? Secondo il rapporto Istat che si riferisce al 2023, il 46,6% delle persone la ritiene alta, il 40,2% giudica la propria vita mediamente soddisfacente, mentre solo l’11,9% la valuta bassa. Rispetto al 2022 tutti gli indicatori – dalle relazioni familiari al tempo libero, passando per il lavoro e la situazione economica – segnalano un miglioramento. Con l’unica eccezione per la salute, che segnala un peggioramento, anche se minimo. Mentre permane a livelli bassi – 24,8% - la quota di chi pensa che gran parte della gente sia degna di fiducia. Gli uomini sono più soddisfatti delle donne con una differenza di quasi 4 punti percentuali (il 48,7% rispetto al 44,8%). La soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell’età fino a toccare il valore minimo del 39,4% tra le persone con 75 anni e più. E se il Nord è la macroarea che esprime una soddisfazione elevata, nel Meridione, in coda alla classifica, si registra però un netto miglioramento rispetto al 2022. Globalmente, in vetta alla soddisfazione restano le relazioni familiari (89,3% delle persone), seguite dalle relazioni amicali, in crescita rispetto al 2022. Per la salute Nord al primo posto (81,6%) ma il Meridione è poco lontano, a quota 76,9%. Cresce la soddisfazione per il lavoro, soprattutto tra i lavoratori in proprio e per la situazione economica personale, 2,4 punti percentuali in più rispetto al 2022. In alcune fasce di età l’aumento è molto più consistente, tra i 4 e i 5 punti percentuali: si tratta dei giovani tra i 20 e i 24 anni che raggiungono 60,8% e delle persone tra i 65 e i 74 anni che arrivano al 62,7%. Per quanto riguarda le famiglie, la maggior parte considera adeguate le risorse economiche di cui dispone (65,3%), mentre il 32,8% le considera scarse o insufficienti. Per le ragazze dai 14 ai 19 anni il senso di insicurezza cresce di 5 punti percentuali rispetto al 2022, quando era al 18,3%.

*Presidente Assoedilizia