Rifiuti del Sud in Lombardia, "Vogliono trasformarci nella pattumiera d’Italia"

Gli uffici legali regionali stanno preparando la delibera di risposta a Roma (impugnazione del provvedimento)che andrà in Giunta venerdì. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Terzi, la Lombardia sarebbe costretta a prendersi oltre un milione e 300mila tonnellate all’anno di rifiuti dalle altre regioni di St.Con.

Conferimento di rifiuti in discarica

Conferimento di rifiuti in discarica

Milano, 18 settembre 2014 - Torna l’incubo «monnezza» in Lombardia che in passato, ciclicamente, ha agitato anche il sonno dell’ex governatore Roberto Formigoni. E la patata bollente potrebbe finire nelle mani dell’attuale, Roberto Maroni se, come sembra a giudicare dall’allarme lanciato dal suo assessore all’Ambiente, Claudia Maria Terzi, c’è la possibilità che possano arrivare i rifiuti di altre regioni italiane grazie ad un norma (la famigerata numero 35) contenuta nel decreto Sblocca Italia. «Non è bello usare la parola guerra in questi tempi ma su questa vicenda non molleremo di un centimetro, non intendiamo modificare nemmeno le capacità ricettive degli impianti di smaltimento come si minaccia nel provvedimento. Non accettiamo ingerenze statali in una materia che, almeno fino all’altro ieri, era di nostra competenza», annuncia l’assessore.

Gli uffici legali regionali stanno preparando la delibera di risposta a Roma (impugnazione del provvedimento)che andrà in Giunta venerdì. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Terzi, la Lombardia sarebbe costretta a prendersi oltre un milione e 300mila tonnellate all’anno di rifiuti dalle altre regioni. Pronti alle barricate i consiglieri della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle. «Con il cosiddetto decreto Sblocca Italia il Governo condanna Brescia a trasformarsi nella pattumiera d’Italia», fa notare il vicecapogruppo del Carroccio, Fabio Rolfi che annuncia una mozione urgente «per sollecitare l’esecutivo a fare marcia indietro, ripensando questa decisione assurda e lesiva per la nostra Regione». Anche Rolfi fa cenno a quella norma del decreto che prevede che «gli impianti in essere dovranno lavorare a pieno regime e in particolare per quello di Brescia significherà bruciare circa il 30% di rifiuti in più rispetto alla portata attuale» e questo porterà «all’obbligo per il territorio di accollarsi tutta la monnezza proveniente dalle altre regioni, Campania in primis». Per il M5S lombardo la scelta di Renzi di voler potenziare al massimo gli inceneritori lombardi «è omicida». Il consigliere pentastellato Gianmarco Corbetta ha lanciato un video-appello (pubblicato sul canale Youtube del movimento) al capogruppo Pd in Consiglio regionale, Enrico Brambilla, affinché chieda al Governo di «scongiurare questa beffa ai danni dei cittadini che dovrebbe rappresentare» ed evitare così che gli inceneritori lombardi diventino «ricettacolo dei rifiuti di tutta Italia».

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