Primarie Pd 2017, flusso continuo e qualche coda ai seggi. Alle 17 oltre 63mila votanti

Tra le novità, la possibilità in ogni seggio di iscriversi al partito e di attaccare ad una lavagna un post-it con idee e proposte che finiranno nelle mani del segretario appena eletto

Il sindaco Giuseppe Sala vota alle primarie Pd

Il sindaco Giuseppe Sala vota alle primarie Pd

Milano, 30 aprile 2017 - Il tanto atteso giorno delle Primarie del Pd è arrivato e si è concluso alle 20 di satsera. Poi, è partito lo spoglio. Alle 17, ultimo dato disponibile in base alla seconda rilevazione della giornata, i votanti sono stati oltre 63mila a Milano nell'area metropolitana e 160mila in Lombardia. Alle 12 avevano votato 17.500 a Milano città, 40mila nell'area metropolitana, 90mila in Lombardia (10mila in meno rispetto al 2013). L'affluenza alle primarie del Pd, registrata alle 12 di domenica mattina, secondo gli organizzatori, è "molto buona" (VIDEO(L'AFFLUENZA IN LOMBARDIA).

PRIMARIE_OBJ_FOTO_22373264Nei141 seggi allestiti a Milano - 50 in più rispetto alle primarie del 2013 - si registra un flusso di gente non eccessivo, ma costante (FOTO). Lo conferma il responsabile del seggio allestito in corso Garibaldi 75 nella sede del circolo Milano Centro Aniasi che parla di "flusso continuo" aggiungendo che "fino alle 11 hanno votato una sessantina di persone". Molto più alta l'affluenza al Cam, sempre in corso Garibaldi, dove il Pd ha scelto di far confluire i voti di tutti i fuori sede, oltre che dei residenti della zona. Luca Foschi, consigliere del municipio 1 e addetto al seggio, spiega che "fino alle 11 hanno votato circa 400 persone: un centinaio di residenti e 300 fuori sede". Lo confermano le piccole code che si sono formate di tanto in tanto. Si vota non solo in circoli o gazebo, ma anche in alcuni studi di design, pizzerie, bar, gelaterie (FOTO e VIDEO) 

SEGGI_OBJ_FOTO_22373355Tra le novità di queste primarie la possibilità in ogni seggio di iscriversi al partito e di attaccare ad una lavagna un post-it con idee e proposte che finiranno nelle mani del segretario appena eletto. Tra i "consigli" dei cittadini c'è chi auspica una "internazionalizzazione e un legame europeo da rafforzare a livello universitario, favorendo maggior circolazione di giovani e idee democratiche". Tra i foglietti gialli c'è anche la richiesta di una "scuola di partito, scuola di alta amministrazione" e c'è chi rivela la sua preferenza per un candidato. Anna per esempio ha scritto: "Renzi ti ho votato, non fare il pirla". Anche il sindaco sala ne ha lasciato uno, dove ha scritto: "Primarie Pd, valorizziamo la presenza nelle città".

Si registra anche qualche difficoltà per alcuni elettori, soprattutto anziani, a individuare il seggio di appartenenza:"sono andata al seggio più vicino a casa mia per poi scoprire che non era il mio e dovevo andare più lontano", ha lamentato per esempio Angela. Altri invece sono rimasti stupiti di non trovare il nome del governatore pugliese sulla scheda. Tocca agli addetti spiegare che poiché Emiliano non ha raggiunto il numero di firme necessarie in Lombardia, il suo nome appare solo sulle schede distribuite nei municipi 1, 4, 5, 6, 7, 9. Più che l'ansia per il risultato che sembra scontato a favore dell'ex premier, nei seggi si respira timore per l'affluenza. Il confronto è con i 69mila votanti del 2013. Ma i responsabili dei seggi si dicono soddisfatti: al seggio allestito al bar Harmony di via Solari, all'angolo con via Stendhal, per esempio sono circa 300 i votanti alle 14,30. "A metà mattinata c'è stata anche un po' di coda per un paio d'ore", spiegano.

Ecco dove si vota 

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