Cinquant'anni dal viaggio inaugurale della linea rossa. Milano celebra la metropolitana M1 con un mese di eventi

Erano le 10.41 dell'1 novembre 1964. Due convogli della "linea rossa", la metropolitana M1, facevano il loro primo viaggio. Con l'inaugurazione in piazza Castello del tunnel emozionale che ripercorre la storia delle linea dal 1964 a oggi, e con la mostra fotografica dedicata agli scavi 'Milano SottoSopra' fino al 9 novembre ad Expo Gate

Festa per i 50 anni della metro rossa (Newpress)

Festa per i 50 anni della metro rossa (Newpress)

Milano, 1 novembre 2014 - Erano le 10.41 dell'1 novembre 1964. Due convogli della "linea rossa", la metropolitana M1, facevano il loro primo viaggio, quello inaugurale. Sono passati cinquanta anni e oggi la città celebra il compleanno di quella che tutti i milanesi chiamano con affetto 'la rossa'. Con l'inaugurazione in piazza Castello del tunnel emozionale che ripercorre la storia delle linea dal 1964 a oggi, e con la mostra fotografica dedicata agli scavi'Milano SottoSopra' fino al 9 novembre ad Expo Gate, si apre oggi un mese di celebrazioni dedicato alla M1METROPOLITANA_550151_174654Nel 1964 fu il sindaco, Pietro Bucalossi, a far partire i primi due convogli che trasportavano i cittadini lungo le 21 stazioni di allora, realizzate per 12,5 chilometri di percorso. Oggi la M1 ha 38 stazioni per un percorso di 27 chilometri e oltre 500 mila passeggeri trasportati ogni giorno. 

Alla cerimonia di oggi in piazza Castello erano presenti anche i protagonisti di allora, tre ingegneri e un macchinista che hanno lavorato per realizzare l'opera che ha cambiato il volto della mobilità milanese negli anni del boom economico. La linea 1 della metropolitana "è il simbolo di una Milano innovativa e generosa - ha detto il sindaco Giuliano Pisapia - la sua realizzazione è stata possibile anche grazie alla volontà dei cittadini e di coloro che hanno lavorato duramente anche perdendo la vita".

METROPOLITANA_550156_174655Prima delle celebrazioni il sindaco ha deposto due corone di fiori nel mezzanino della stazione Duomo, sotto le lapidi che ricordano i cinque lavoratori morti nella costruzione e in memoria di Ezio Vigorelli, presidente di Metropolitana milanese morto pochi giorni prima dell' inaugurazione.

LA NASCITA DEL "MODELLO MILANO" - "Era un progetto per cui sentivamo molta responsabilità ma c'era anche una grande volontà di andare avanti perchè Milano voleva essere una città europea, tanto che i milanesi hanno sopportato anche il disturbo dei cantieri, perchè volevano essere proiettati nel futuro". Lo racconta Erberto Botti, oggi 92enne, l'ingegnere che, insieme ad altri, progettò la linea metropolitana 1. Secondo Botti la prima linea della metropolitana di Milano cambiò il modo di costruire queste opere nel mondo grazie a quello che poi è stato chiamato il "modello Milano". "Gli scavi di prova vennero realizzati al Parco Sempione, dove si testò il nuovo metodo per scavare i tunnel della metropolitana - ricorda l'ingegnere -. Per la prima volta a Milano, venne usata una miscela impermeabilizzante per il contenimento delle pareti laterali, la bentonite che di solito veniva utilizzata per gli scavi dei pozzi petroliferi". "Questo nuovo metodo era apparso molto adattabile a tutte le esigenze di costruzione anche perchè le stazioni della M1 sono tutte diverse e serviva un metodo di costruzione versatile". "Gli scavi della linea 1 infatti sono molto superficiali - ha concluso - perche' a Milano c'era il problema della falda alta e quindi scavare in profondita' avrebbe richiesto costi elevati". 

 

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