Expo, la corsa del luna park targato Ue: «Apriamo sabato, festa dell’Europa»

Operai giorno e notte per completare i lavori: lo stand paga lo scotto dei ritardi di Casa Italia

Alex e Sylvia, i protagonisti del cortometraggio proiettato dentro

Alex e Sylvia, i protagonisti del cortometraggio proiettato dentro

Milano, 7 maggio 2015 - Un'addetta smista i quadretti da appendere alle pareti: su un tavolo quelli di Alex il contadino, sull’altro quelli della scienziata Sylvia, i testimonial di Bruxelles. Nello stanzone alle spalle, grandi libri hanno buchi nelle pagine, dove saranno montati gli schermi interattivi per far giocare i visitatori. Nel padiglione dell’Unione europea si lavora giorno e notte. Non potrebbe essere altrimenti, visto che l’obiettivo è di consegnarlo domani, quando il commissario all’Educazione, Tibor Navracsics, e il vicepresidente del Parlamento europeo, Mairead Mc Guinness, faranno un sopralluogo prima dell’appuntamento di sabato. Il 9 maggio è la festa dell’Europa e a Expo lady Pesc, Federica Mogherini, e il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, taglieranno il nastro del padiglione. I cinquanta operai impegnati nel cantiere stringono i denti.

L’Europa subisce i ritardi del Cardo e di Padiglione Italia. Come Confindustria, che ha alzato bandiera bianca, scrivendo fuori dalla propria mostra: «Siamo al 3%». Gli spazi della Ue sono in uno stato molto più avanzato. Tuttavia, essendo una mostra interattiva, non avrebbe potuto aprire prima di essere completata per intero. L’allacciamento alla corrente elettrica è arrivato pochi giorni fa, rallentando installazione e collaudi. Il fulcro dell’esposizione è il cortometraggio su Alex e Sylvia, il contadino tradizionalista e la scienziata innovativa, che a uniscono le forze per fronteggiare una calamità che minaccia il loro borgo. «Una metafora – spiegano gli organizzatori – dell’unione dei popoli europei dopo la seconda guerra mondiale». Il film si guarda come al luna park, in tre sale da 35 persone l’una, con lampade termiche che riscaldano l’ambiente quando sorge il sole e acqua nebulizzata per simulare la pioggia. Nella sala scientifica schermi interattivi spiegano ciò che l’Unione europa fa per l’agricoltura, le piccole e medie imprese e la cooperazione internazionale. Gli organizzatori puntano a coinvolgere le scuole. Per il film, invece, si guarda oltreoceano: è partita la candidatura per la sezione corti del premio Oscar.

luca.zorloni@ilgiorno.net

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