Duomo, turista resta sul tetto per una notte intera. Controlli flop

E' un americano di 23 anni, sarebbe rimasto bloccato sul tetto mentre era andato in bagno. La storia potrebbe pure avere qualcosa di romantico, ma che buco nella sorveglianza...

Sul tetto del Duomo

Sul tetto del Duomo

Milano, 27 luglio 2016 - Una notte sotto le stelle. Tra le guglie del Duomo. La storia che stiamo per raccontare potrebbe pure avere qualcosa di romantico (anzi ce l’ha eccome per chi l’ha vissuta), se non fosse che mette in luce un enorme buco nella sorveglianza interna del monumento più conosciuto di Milano. Per di più nel giorno in cui l’area attorno alla Stazione Centrale è rimasta paralizzata per un’ora e mezza a causa di un allarme bomba poi rivelatosi per fortuna infondato. Ecco la vicenda, secondo la ricostruzione che il protagonista ha fornito alla polizia.

Lui è un turista americano di 23 anni. Segni particolari: appassionatissimo di arte. È venuto dagli States per girare il Belpaese in treno e scoprirne (e fotografarne) tutte le bellezze. Lunedì tocca al Duomo. Il ragazzo entra e inizia a curiosare in lungo e in largo. Poco prima dell’orario di chiusura, va in bagno. Evidentemente ci passa qualche minuto, perché quando esce si ritrova da solo. Sì, avete capito bene: è chiuso dentro. A quel punto, non sa che fare. Dal suo telefono, verificheranno poi gli agenti, parte solo una telefonata in patria al padre, al quale però non fa cenno della situazione paradossale che sta vivendo: "Come stai? Tutto bene. Buonanotte". Stop. Poi, sempre stando alla sua versione, scavalca un cancelletto di quelli montati tra i "sentieri" che conducono in cima alla Cattedrale e passa la notte lì, rannicchiato in un angolo.

Immaginate la reazione degli operai quando ieri mattina se lo sono ritrovati davanti. Panico. Allarme immediato alla vigilanza della Veneranda Fabbrica (la bonifica del sito tocca a loro, mentre a esercito, forze dell’ordine e polizia locale spettano solo i controlli all’esterno), che a sua volta contatta il commissariato Centro. Partono subito le verifiche sulle parole del giovane statunitense, che sostiene di non aver lanciato l’Sos per non creare allarmismi in un periodo così complicato in tutta Europa. In effetti, tutti gli accertamenti compiuti dagli investigatori non fanno che confermare quello che dice il ventitreeenne: sullo smartphone vengono ritrovati centinaia di scatti di monumenti famosi; corrispondono pure la prenotazione in un ostello e i biglietti ferroviari per le altre tappe del tour culturale. Insomma, non è un terrorista tantomeno un buontempone che ha provato di proposito a eludere i controlli. Controlli colabrodo, va però sottolineato, visto che basta nascondersi in bagno per sparire e avere una notte a disposizione in cima al Duomo.

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