Fedez rotola sul pubblico, J-Ax tra fuoco e neve: ad Assago poker di concerti show

Due ore e mezza di concerto, oltre trenta canzoni

Fedez e J-Ax, due ore e mezza di concerto per  30 canzoni

Fedez e J-Ax, due ore e mezza di concerto per 30 canzoni

Assago (Milano), 9 aprile 2017 - Fedez e J-Ax continuano ad inanellare successi e a dare una loro visione di pop italiano secondo decennio capace di sommare popolarità e contenuti, come dimostrano i tre sold-out consecutivi al Forum di domani, martedì e giovedì, più un quasi-esaurito della replica di venerdì. «Due ore e mezza di concerto, oltre trenta canzoni; abbiamo provato a fare il massimo per soddisfare i fan inserendo in repertorio pure alcuni mix di pezzi miei e di Ax», assicura Fedez. «Definirei questo show a due un evento che spazia tra vari generi in cui l’intero palasport, e non solo i ragazzini, può cantare con noi strofe e ritornelli». E in queste sere, ad Assago, la dimensione “evento” è ribadita pure dalla presenza di numerosi ospiti. Domani il duo accoglierà Nek e Loredana Berté, mentre venerdì, quando il Forum fungerà da set per la realizzazione di uno speciale televisivo, ci saranno ancora Nek e la Berté ma pure Arisa, Giusy Ferreri, Levante, Il Cile, Nina Zilli, Stash, Noemi, Sergio Sylvestre. Tutto nell’attesa di rivedere gli inarrestabili FAx il 7 luglio al Ruby Sound Festival di Legnano.

«Nonostante i caratteri completamente differenti, qualche punto in comune l’abbiamo», ammette J-Ax. «Da ragazzo, infatti, ero molto simile a Federico; anche se a trovare la mia strada ho faticato più di lui che è una macchina da guerra». I due definiscono questo loro tour «una maratona dall’attitudine rock, ripulita dalle chiacchiere per puntare tutto sulla musica». E questo grazie anche al piano di Paolo Jannacci, alla chitarra di Marco Arata, alla ritmica di Steve Luchi, batteria, e Linda Pinelli, basso, agli scratch di Enzo Tribuzio-Dj Zak, ai raddoppi di voce di Spaceone (al secolo Piergiorgio Severi) e di Sopreman (Mattia Flachi), ai cori di tre vocalist in divise militari tra cui svetta Vivian Grillo, scoperta da Fedez ad X-Factor e poi divenuta una colonna del Pop-Hoolista Tour. Inizialmente i due avevano promesso uno show sobrio; poi però il senso della (dis)misura ha avuto la meglio inondando il palco di lingue di fuoco, di getti di vapore, di neve artificiale durante “21 grammi”, di guardie rosse alte tre metri che si gonfiano durante “Comunisti col Rolex”, di coriandoli (dorati durante “Magnifico”, tricolori per “L’Italia per me”), di stelle filanti nel finale di “Vorrei ma non posto”. C’è perfino una palla trasparente in cui Fedez si rotola sulle teste del pubblico mentre Ax canta “+ Stile”. «Mi piaceva l’idea di rimbalzare da un punto all’altro della sala», spiega. «Da dentro la palla tutto prende un’altra prospettiva ed è questo l’aspetto della performance che trovo più interessante».

 

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