Palme in piazza Duomo, dai furiosi ai soddisfatti: 'l'oasi' divide i milanesi/ FOTO

lavori per completare la nuova area verde, intanto, continuano. Presto arriveranno anche i banani. Ironia sui social

Palme in piazza Duomo (Newpress)

Palme in piazza Duomo (Newpress)

Milano, 18 febbraio 2017 «Le palme in Piazza Duomo? Vedremo come la prenderanno i milanesi», ha detto il sindaco Giuseppe Sala un paio di giorni fa. Che ne pensano i cittadini che si trovano davanti le palme all’ombra della Madonnina? La curiosità è tanta, la voglia di immortalare l’«oasi» pure: macchine fotografiche per i più nostalgici, ipad e smartphone per i più giovani. I lavori per completare la nuova area verde, intanto, continuano. Presto arriveranno anche i banani.

Sì o no alle palme? La città si divide. «Sono furiosa – spiega Tiziana Viano, 60 anni –. Se potessi rappresentare un personaggio dei fumetti, gli farei uscire saette dagli occhi. Cosa c’entrano le palme e i banani con Milano? Nulla. E sarei curiosa di sentire cosa ne pensa Sgarbi: secondo me darebbe delle “capre” a tutti». Marco Ravano, studente 21enne di Economia, la pensa diversamente: «A me questo progetto piace molto. Perché farsi tanti problemi di fronte a una cosa bella, innovativa? La ritengo interessante anche perché evoca qualcosa di trasgressivo». Elena, italiana di 25 anni che di mestiere fa la massaggiatrice, si schiera per il no: «Sorrido. Le palme mi fanno pensare al Paese di mia madre, la costa D’Avorio, ma con Milano non hanno nulla a che vedere. E poi vorrei proprio sapere come faranno a resistere al freddo». E c’è anche chi la prende con filosofia. È il caso di Manuela Marchesi. «Mi sembra di essere a Sanremo – scherza – ma trovo questa operazione geniale dal punto di vista commerciale. Se fossero stati piantati dei pini, non avrebbe parlato nessuno. Le palme e i banani, invece, vanno benissimo, anche a costo di qualche forzatura. Come dire: nel bene e nel male, l’importante è che se ne parli». Ma non mancano anche i fan più sfegatati dei nuovi «inquilini» vegetali. ««Le palme esistono anche da noi – spiega Laura Meschia, insegnante di 56 anni – per esempio a Quarto Oggiaro. A me piacciono moltissimo, colorano il paesaggio, lo rendono più accogliente». Giuseppe Di Matteo

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