Vivace, dinamica e proiettata al futuro: Milano è la città più attrattiva

E' quanto emerge da un'analisi di ITALY2INVEST

Duomo di Milano

Duomo di Milano

Milano, 22 giugno 2017 - Un'istantantea che misura la capacità dei territori di esprimere “valore”: ecco l'Italia vista attraverso ITALY2INVEST la piattaforma integrata di Urban Data Intelligence che offre strumenti per la misurazione di attrattività, competitività e benessere dei territori italiani a supporto delle scelte di investitori e policy maker. Stando alla rilevazione Milano si distingue tra le città italiane per attrattività (rank 1, score I2I: 67.3). Dopo il capoluogo meneghino troviamo Torino (rank 2, score I2I: 66.3), Genova (rank 3, score I2I: 66.3), Firenze (rank 4, score I2I: 65.9), Venezia (rank 5, score I2I: 65.5), Bologna (rank 6, score I2I: 65.4), Verona (rank 7, score I2I: 65.2), Parma (rank 8, score I2I: 64.6), Ferrara (rank 9, score I2I: 64.3) e Ravenna (rank 10, score I2I: 64.3). 

A risaltare nel panorama italiano sono alcune delle città metropolitane, che occupano i primi 6 posti della top 10 con punteggi dello score superiori a 65, a cui vanno aggiunte Bari (17-esima) e Roma (18-esima, con uno scarto dalla prima in classifica inferiore ai 4 punti). Seguono – in ordine di ranking – Cagliari, Catania, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Napoli, tutte città con score superiori a 56 e un piazzamento comunque tra i primi 100 comuni più attrattivi d’Italia. Tutti i capoluoghi presentano indicatori che si collocano al di sopra della media italiana e il 52% di questi ottiene uno score elevato – almeno 60 punti su 100. L’attrattività espressa da città metropolitane e capoluoghi di provincia non deve, tuttavia, indurre a sottovalutare i buoni risultati ottenuti da comuni di medie-piccole dimensioni (centri con non più di 50.000 abitanti). Un esempio è anche quello che di San Donato Milanese che insieme a Jesolo e Alba, spicca tra i piccoli comuni. 

ITALY2INVEST consente di leggere e comprendere le diverse componenti delle performance territoriali. L’aggregazione – tramite un sistema di ponderazione – dei domini più esplicativi rispetto ad alcune tematiche di interesse permette, infatti, di individuare classificazioni utili alla comprensione delle diverse dinamiche territoriali. Ad esempio, Milano, Genova e Torino – con un differenziale dell’indice di Proattività rispetto alla media nazionale superiore al 135% - sono le città maggiormente proiettate verso il futuro in termini di visione strategica e sostenibilità delle scelte. 

La dinamicità, intesa come fattore di vivacità socio-economica, è invece il fattore connotante di Milano (differenziale dell’Indice di Dinamicità rispetto alla media italiana 137.3%) Venezia (differenziale 136.9%) e Genova (differenziale 136.5%). Milano svetta anche nella classifica delle 10 città più competitive in termini di solidità economica, capitale umano, infrastrutture e servizi risultano seguita daTorino, Firenze, Venezia, Genova, Bologna, Padova, Verona, Roma e Ravenna – tutte con punteggi dell’Indice di Competitività largamente superiori alla media nazionale (differenziale superiore al 136%). "Gli indicatori - precisano da ITALY2INVEST - forniscono chiari segnali di un’Italia in movimento. Un Paese in cui gli investimenti – pubblici e privati – contribuiscono allo sviluppo di un territorio variegato e complesso dove turismo e caratteristiche di una popolazione in costante cambiamento conferiscono un crescente fermento sociale, in una prospettiva competitiva necessariamente internazionale". 

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