Milano, Capodanno solidale: cenone 'sospeso' per chi è in difficoltà

Un'iniziativa promossa da Caritas Ambrosiana, Fipe, Confocommercio ed Epam, che coinvolge 23 ristoranti

Cenone solidale a Capodanno

Cenone solidale a Capodanno

Milano, 30 dicembre 2016 - A Milano il Capodanno è solidale. Per il tradizionale cenone del 31 dicembre trentasette persone in difficoltà saranno ospiti di uno dei ristoranti che partecipano a "Cena Sospesa", il Kapuziner Platz di viale Lazio a Milano. Gli ospiti siederanno a tavola, insieme agli altri clienti, e potranno degustare il menù previsto per quella sera: specialità bavaresi, nello spirito del locale (sidro, brezel, knodel, spadellata di manzo con patate, ampia varietà di birre), con alcuni must della tradizione ambrosiana (panettone e spumante). E per chi ha particolari esigenze alimentari la cucina del ristorante ha preparato qualche variante senza carne di maiale. "In questo ristorante che aderisce a Cena Sospesa, sono i clienti a offrire con le loro donazioni i pasti a chi ha bisogno, domani sarà lo staff a farlo, aprendo le porte a nuovi ospiti. Un gesto che avevamo già compiuto lo scorso anno e che vorremmo diventi una tradizion", spiega il proprietario del locale Alessandro Provolo. L'iniziativa della cena sospesa, promossa da Caritas Ambrosiana, Fipe, Confocommercio ed Epam, coinvolge nella città di Milano 23 ristoranti. Nei locali le offerte dei clienti vengono raccolte e convertite in ticket restaurant. I buoni-pasto vengono poi ridistribuiti alle persone in difficoltà assistite dai centri di ascolto parrocchiali. Partita in forma sperimentare durante Expo Milano 2015, l'iniziativa è proseguita oltre il semestre espositivo. Solo nell'ultimo anno, le offerte hanno permesso di ridistribuire 4 mila buoni pasto. I ticket sono stati assegnati a 89 disoccupati impegnati in progetti di riqualificazione professionale. Ognuno di loro ha potuto beneficiare dei buoni durante il periodo di formazione. In questo modo la generosità dei milanesi ha potuto tradursi in un aiuto concreto verso persone che stanno compiendo un percorso per il superamento della loro condizione di difficoltà.

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