Capotreno accoltellato con machete, Maroni: "Se serve polizia spari". Berlusconi: "Sotto choc, serve l'esercito"

Reazioni fra lo sgomento e l'indignato per l'aggressione subita da Carlo Di Napoli. Maroni e l'assessore Sorte: "Sui treni servono forze dell'ordine armate e pronte a sparare" FOTO - Sangue in stazione a Villapizzone/ Rilievi della polizia scientifica/ Commozione dei colleghi Trenord

Aggressione con machete alla stazione di Milano Villapizzone (Twitter @Asparaciari)

Aggressione con machete alla stazione di Milano Villapizzone (Twitter @Asparaciari)

Milano, 12 giugno 2015 - Indignazione e sgomento nel mondo politico e nella società civile in seguito alla selvaggia aggressione subita dal capotreno Carlo Di Napoli, durante un controllo dei biglietti ai passeggeri. Assalito a colpi di machete da un gruppo di sudamericani sprovvisti di biglietto, il controllore è stato subito operato per tentare di salvare il braccio, parzialmente amputato dai brutali colpi subiti. Ricoverato al Niguarda, l'uomo ha già spiegato: "Ho avuto molta paura, ma ora mi sento più sollevato: la cosa più importante e che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi". Così ha detto il capotreno aggredito ieri sera a Milano al segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri che è andato a trovarlo all'ospedale. "Avevo intuito che c'era una situazione strana - ha aggiunto - e per questo ho chiesto al mio collega se poteva stare ancora un pò con me nonostante avesse finito il turno".

IL COMITATO SICUREZZA - Nel tardo pomeriggio è iniziato in Prefettura il vertice sulla sicurezza convocato dopo l'aggressione ai due ferrovieri di Trenord. Oltre al prefetto Francesco Paolo Tronca, sono presenti tra gli altri gli assessori regionali ai Trasporti Alessandro Sorte e alla sicurezza Simona Bordonali, gli assessori comunali alla Sicurezza Marco Granelli e alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, l'ad di Trenord Cinzia Farise' e il vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris. Lunedi' 15 giugno si riunira' in Prefettura un Tavolo con istituzioni e operatori del trasporto pubblico per arrivare a una mappatura di stazioni e linee piu' critiche e predisporre misure adeguate a garantire una maggiore sicurezza. "Non c'e' allarme" sicurezza, "ma esiste la necessita' di garantire sicurezza a chi lavora". Lo ha detto Ada De Cesaris al termine del comitato.

IL MINISTRO - Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, ha fatto visita nel pomeriggio al capotreno: "Ho portato la mia vicinanza, quella del presidente Renzi e di tutto il governo. Quanto accaduto e' molto grave, i colpevoli vanno puniti subito per quanto hanno fatto", ha sostenuto Martina, stando a quanto riferisce una nota. "Certa politica deve evitare strumentalizzazioni, soprattutto chi ha avuto responsabilita' in passato", ha aggiunto.

MARONI: "SE NECESSARIO SI SPARI SUI TRENI" - "Abbiamo chiesto di mettere militari e polizia per contrastare questi fenomeni" e "se è necessario sparare, si spari". Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni parlando dell'aggressione ai ferrovieri di Trenord. Maroni ha poi riferito che nel pomeriggio le istanze della Regione saranno portate anche al comitato provinciale per la sicurezza convocato d'urgenza dal prefetto."Chiederemo misure per garantire la sicurezza dei macchinisti, voglio qualcuno che impedisca questi episodi", ha ribadito.

BERLUSCONI - «Sono sotto choc per quanto successo a Milano. Polizia comunale e forze dell'ordine devono lavorare con l'esercito». Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo al telefono alla chiusura della campagna elettorale di Sergio Cassano a sindaco di Valenza. «Siamo invasi, ma il governo dov'è? Quello della sicurezza alla luce di episodi come questi è un tema su cui non si può fare quello che sta facendo il governo», ha aggiunto Berlusconi. «E io vi garantisco che i soldati sono più felici di sentirsi utili nelle nostre città - ha aggiunto a proposito dell'impiego dei militari - che passare il tempo a giocare a carte»

GIBELLI: "INACCETTABILE" -  Il Presidente del gruppo Fnm Andrea Gibelli si è recato, insieme al Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, all'ospedale Niguarda a far visita al capotreno di Trenord rimasto vittima della grave aggressione nei pressi della stazione di Villapizzone. "Insieme al Presidente di Regione Lombardia ho voluto far visita al giovane che ieri sera ha subito un'inaccettabile e violenta aggressione - spiega Gibelli. Ho espresso la mia personale solidarietà e quella di tutto il Gruppo, che è profondamente scosso per quanto è successo. L'ho infine ringraziato per la sua ineccepibile professionalità". 

MANTOVANI: "UN GESTO DI CORAGGIO" - "Gli abbiamo fatto una carezza. Lo abbiamo trovato in buone condizioni. Soprattutto si è visto il braccio ricostruito e questo rappresenta una certa tranquillità per il ferito". A parlare  è l'assessore regionale Mario Mantovani, che questa mattina ha visitato all'ospedale Niguarda il capotreno aggredito ieri sera con un machete alla stazione ferroviaria di Villapizzone (Milano) e che ha rischiato di perdere il braccio. "Ha messo in campo un gesto di coraggio - ha aggiunto - e per questo sono venuto a portargli la solidarietà delle istituzioni. Ha chiesto il biglietto a un gruppo di ragazzi e questi gli hanno invece mostrato un machete. LVoglio fare i complimenti ai medici del Niguarda: tre diverse équipe hanno lavorato tutta la notte per garantire la funzionalità dell'arto. Le premesse sembrano positive ma bisognerà comunque attendere. C'è un altro ferroviere ricoverato con una ferita minore al Fatebefratelli, andremo a trovare anche lui. Ha avuto coraggio a intervenire in soccorso del suo collega. Episodi come questo non dovrebbero mai accadere, soprattutto sul trasporto pubblico della Lombardia".

SORTE: "SUI TRENI FORZE DELL'ORDINE PRONTE A SPARARE" - "Siamo sconvolti per quello che è successo questa notte. Il livello di insicurezza è troppo alto. Vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni Forze dell'Ordine armate, formate e pronte anche a sparare ". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte che, insieme all'amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, ha seguito da subito il gravissimo episodio verificatosi questa notte nella fermata milanese di Villapizzone del Passante ferroviario. Sorte questa mattina si recherà in ospedale a trovare il macchinista ferito. "A lui, e alle loro famiglie - ha detto - esprimo tutta le nostra vicinanza e solidarietà Mi auguro che la giustizia possa fare velocemente il suo corso e che gli aggressori
 
TRENORD: IN 5 MESI 44 AGGRESSIONI - "A nome di tutta Trenord, condanno con fermezza questo gravissimo atto ed esprimo ai nostri colleghi e alle loro famiglie la nostra vicinanza e la nostra solidarieta'". Lo ha detto l'amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farise', sottolineando come nei primi cinque mesi del 2015 sono state 44 le aggressioni al personale di Trenord: in 18 casi si e' trattato di aggressioni fisiche, in altri 26 di violente minacce verbali. "Il servizio ferroviario non puo' difendersi da solo: occorrono unita' di forze e presidio costante delle stazioni piu' a rischio, per arginare un fenomeno grave e per dare una risposta efficace alla pressante domanda di sicurezza. Questo chiede a gran voce il personale di Trenord". 

Dall'inizio del 2015 Trenord impiega ogni giorno, sui treni e nelle stazioni, 63 operatori di security, il doppio rispetto al 2014. Dallo scorso mese di aprile l'azienda ha attivato un progetto di monitoraggio che ha permesso di individuare i treni e i luoghi dove frequentemente si registrano problemi di ordine pubblico. A seguito di cio' e' stato approntato un "Progetto Security" che viene rimodulato di settimana in settimana e che per il 2015 richiedera' un investimento complessivo pari a circa 5 milioni di euro, in aggiunta agli oltre 8 milioni spesi per riparare le carrozze vandalizzate.

Rilievi polizia scientifica stazione Milano VillapizzoneFS: "SENZA SICUREZZA, NO GARANZIE DI SERVIZI" - Senza una maggiore sicurezza, e proprio per garantire l'incolumita' dei clienti e dei dipendenti, Fs fa sapere che sarebbe difficile garantire i servizi in alcune fasce orarie. Lo comunica in una nota la societa', che condanna fermamente l'aggressione, avvenuta ieri sera su un treno nel Passante di Milano, dei due capitreno di Trenord cui va la solidarieta' dell'amministratore delegato Michele Elia e di tutti i colleghi del Gruppo Fs. "E' l'ennesimo episodio, questa volta particolarmente grave per la violenza con cui sono stati aggrediti i due lavoratori uno dei quali versa in condizioni molto preoccupanti. Il personale in servizio sui treni e' ormai trasformato in vittima inerme di questi atti di violenza" si legge nella nota di Fs. "Le Ferrovie dello Stato Italiane chiedono l'intervento delle Istituzioni e una maggiore presenza delle forze dell'ordine per arginare un problema grave che riguarda la sicurezza delle migliaia di viaggiatori che ogni giorno si servono del treno per i loro spostamenti e per il personale in servizio. Metteranno in atto, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali, tutte le azioni possibili per arginare e contrastare il fenomeno a tutela della sicurezza dei dipendenti e dei viaggiatori" prosegue la nota aggiungendo che "qualora si constatasse l'assenza dei requisiti minimi di sicurezza, le FS Italiane avrebbero difficolta' a garantire il servizio in alcuni orari: l'incolumita' dei clienti e dei dipendenti, che ogni giorno lavorano sugli oltre 6mila convogli in tutto il territorio nazionale, non puo' essere messa a repentaglio".

PRESIDIO LEGA NORD - Il Movimento Giovani Padani della Lombardia annuncia per domani, alle ore 16, un presidio di solidarietà alla stazione ferroviaria di Villapizzone, per chiedere "sicurezza" dopo l'aggressione con machete a un capotreno. "L'episodio di ieri sera, purtroppo - dichiara in una nota Claudia Gobbato, coordinatrice dei giovani leghisti della Lombardia - certifica la drammaticità delle conseguenze del far west voluto da chi asseconda e spalleggia l'immigrazione senza freni, si oppone a politiche di controllo e di polizia e consente che le nostre stazioni, a partire dalla Centrale di Milano, siano zone franche in balia di criminali, clandestini e balordi".

CODACONS: "AGENTI IN BORGHESE SUI TRENI" -  "Un episodio grave che dimostra come in Italia ci si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza 'gang' ”. Così il Codacons, commenta l’aggressione ai danni di un capotreno ieri a Villapizzone. L'associazione denuncia che sono sempre più numerosi i casi di aggressioni messe in atto da gruppi di giovani e giovanissimi, stranieri come italiani, e per bocca del presidente Carlo Rienzi chiede "di dotare i treni italiani a maggiore rischio di agenti delle forze dell’ordine che svolgano attività di controllo anche in borghese e a campione, in modo da garantire l’incolumità di passeggeri e dipendenti, aumentare il livello di sicurezza e svolgere funzione deterrente contro atti di violenza come quello di ieri”. 

PAURA TRA LA GENTE - "Non ci riusciamo a crederelo abbiamo letto stamattina sui giornali" dice una donna che in compagnia di un'amica si trova a Milano per visitare Expo. "È questo uno dei tanti commenti raccolti stamani dagli addetti dell'Atm nel mezzanino della metropolitana di Rho-Expo dopo che ieri sera, lungo la tratta ferroviaria un capotreno e un suo collega hanno subito una brutale aggressione a colpi di machete". Sì, molti sono rimasti stupiti e preoccupati da questo episodio - racconta un addetto alla vigilanza -. E anche se è successo lungo la tratta ferroviaria la gente mette un pò tutto insieme anche perché le stazioni della metro e delle ferrovie sono interconnesse". Insomma, il grave episodio di ieri sera halasciato un segno dopo gli attimi di paura vissuti su un convoglio che proveniva da Expo. 

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