"Sconto sul bollo auto non pagato". Ma lei è morta da quasi vent’anni

La Regione chiede l’arretrato a una signora che avrebbe 103 anni

Bollo auto

Bollo auto

Milano, 24 maggio 2016 - La Regione non si rassegna. E anzi, stavolta propone alla signora Concetta Sinatra un’offerta che difficilmente potrà rifiutare. "Lei potrà pagare la tassa automobilistica eventualmente omessa senza sanzioni, interessi e spese", si legge nella missiva giunta al suo indirizzo di Cernusco sul Naviglio un paio di mesi fa. Con la precisazione che "l’agevolazione riguarda le annualità dal 1999 al 2014 per le quali non sia stata ancora pagata la tassa". Insomma, un dubbio sull’eventuale saldo già avvenuto la Regione Lombardia potrà anche averlo avuto. Però - devono aver pensato al Pirellone - non si sa mai...

Del resto, Concetta Sinatra se potesse approfitterebbe di sicuro dello “sconto” su quei 15 anni di bollo auto effettivamente non pagato. Il problema è che la signora, classe 1913, oggi avrebbe la bella età di 103 anni e putroppo ha lasciato questo mondo già da un po’ di tempo, diciott’anni fa o giù di lì. Naturalmente la burocrazia regionale non è tenuta a conoscere vita morte e miracoli dei suoi contribuenti (anche se forse buttando l’occhio sul codice fiscale dell’interessata qualcosa si sarebbe potuto intuire). Il fatto è, però, che nel corso di quello stesso ’98, dopo la dipartita della madre il figlio provvide subito alla demolizione dell’auto - una vecchia Fiat Uno immatricolata agli inizi degli anni Settanta - con regolare restituzione di targhe al Pra per la cancellazione.

E allora? Qualcosa deve essere andato storto, in quegli uffici, se è vero che dopo un lungo silenzio che lasciava presagire il lieto fine, nel 2013 invece si fece viva per lettera una prima volta la Regione sollecitando il pagamento del bollo per - chissà perché - il solo anno 2010. Non avendo né voglia né tempo da perdere con gli uffici regionali, in quell’occasione il figlio della signora Concetta, l’avvocato Rosario Alberghina, decise di rispondere al "questionario informativo" allegato alla missiva per conto della madre, specificando tra i motivi del mancato pagamento "sono morta nel 1998" e firmando - "dal mondo dei defunti" - con una croce accanto al nome. Il Giorno raccontò l’episodio e si augurò, insieme al figlio, che tanto sarebbe bastato.

E invece no. Lasciati trascorrere altri tre anni senza fare un plissé, all’inizio di marzo la Regione è tornata a bussare alla porta della Sinatra, stavolta avanzando (grazie alla leggina approvata un anno fa ) la generosa offerta del "beneficio" di cancellare multe e sanzioni essendosi accorta - meglio tardi che mai - che l’annualità di bollo 2010 era ancora non saldata. E anche in questo caso la signora Concettina, tramite il figlio avvocato, ha ritenuto di dover rispondere alla missiva firmata dalla solerte funzionaria di Palazzo Lombardia. "Mio figlio - scrive la defunta - attraverso sue altolocate amicizie, è riuscito a farmi avere la lettera...". E nel rammaricarsi di non poter "godere del beneficio" concesso dall’amministrazione, Sinatra ringrazia la mittente "per avermi rammentato che in tempi lontani fui proprietaria di una Fiat Uno che tante gioie ebbe a darmi in vita...".

Nella speranza, probabilmente vana, che una seconda dose di ironia possa avere la meglio sulla cocciuta determinazione burocratica del Pirellone.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro