Milano e Bergamo, aeroporti verso l'integrazione: via libera al percorso

I cda di Sea e Sacbo "hanno riconosciuto la validità della prospettiva di costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano le gestioni degli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio, attualmente gestiti dalle due Società". Dalle nozze potrebbe sorgere un colosso aeroportuale da quasi 800 milioni di fatturato

L'aeroporto di Malpensa (Newpress)

L'aeroporto di Malpensa (Newpress)

Milano, 14 settembre 2015 -  Prende sempre più piede l'idea di un'integrazione tra le società che gestiscono gli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa) e Bergamo. E' quanto emerge al termine dei cda odierni di Sea e Sacbo. 

I Consigli d'Amministrazione di Sea S.p.A. e Sacbo, riunitisi oggi, "hanno preso visione dei risultati della ricerca condotta dal Professor Paleari con l'Università degli Studi Bergamo per valutare la possibilità della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo Orio al Serio, attualmente gestiti dalle due Società". I cda di Sea e Sacbo, spiega la nota, "hanno riconosciuto la validità della prospettiva indicata e hanno così dato mandato ai presidenti di valutare con gli azionisti, avvalendosi del supporto del Professor Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d'integrazione".

Lo scorso 26 giugno Sea e Sacbo avevano dato mandato all'Università degli Studi Bergamo il compito di valutare la possibilità della costituzione di un unico soggetto. Dalle nozze potrebbe sorgere un colosso aeroportuale da quasi 800 milioni di fatturato. Sea ha chiuso il 2014 con ricavi per 685 milioni, Sacbo per circa 101 milioni. Sul fronte del traffico il nuovo sistema potrebbe movimentare circa 37 milioni di passeggeri, avvicinandosi all'hub nazionale di Fiumicino. A Linate e Malpensa sono transitati lo scorso anno complessivamente 27,7 milioni di passeggeri (13,2 mln nel primo semestre 2015), Orio al Serio si accinge a raggiungere e superare a fine anno il tetto dei 10 milioni. Con l'integrazione, il nuovo polo si confermerebbe, inoltre, di gran lunga il primo scalo cargo italiano. Sbocco finale la Borsa. "Nell'ipotesi in cui la fusione dovesse andare in porto, è molto ragionevole pensare che ci sia un'Ipo", ha detto pochi giorni fa il presidente di Sea, Pietro Modiano.

 

SORTE: "INTEGRAZIONE RAFFORZA IL NOSTRO SISTEMA" -  "La notizia che Sea e Sacbo (le societa' che gestiscono gli aeroporti di Malpensa, Milano Linate e Bergamo Orio al Serio) vanno verso un'integrazione societaria, non puo' che essere accolta positivamente poiche' rafforza il sistema aeroportuale lombardo, uno dei piu' dinamici di tutta Europa". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, commentando quanto emerso oggi dai consigli di amministrazione delle due societa'. "I numeri e le performances dei tre aeroporti - ha continuato l'assessore - sono positivi cosi' come, dopo la stagione di Expo, anche la crescita dei flussi turistici ha rilanciato la mobilita' aerea. Ora la palla passa nel campo degli azionisti, ma e' necessario che la Lombardia possa avere un ruolo da protagonista. L'impegno della Regione, nel sostenere il sistema infrastrutturale che collega gli scali lombardi alla rete viaria e ferroviaria nazionale, e' il volano dello sviluppo del sistema stesso. E la Regione rivendica un ruolo di primo piano nella compagine degli azionisti". "Una garanzia perche' - ha concluso Sorte - le strategie di crescita rispondano alle esigenze dei territori e del Paese. Lo sviluppo del sistema aeroportuale non ha casacche ne' schieramenti politici, ma il compito preciso di dare sostegno allo sviluppo e alla crescita economica della Regione e del Paese".

LEGAMBIENTE: "INTEGRAZIONE NON E' SOSTENIBILE" -  Legambiente Lombardia boccia la possibile integrazione di Sea (Aeroporti di Milano) con Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio ( Bergamo). È quanto si legge in una nota in cui il responsabile trasporti dell'Associazione ambientalista Dario Balotta afferma che "diventa difficile pensare che il matrimonio possa avere effetti positivi sullo sviluppo aeroportuale lombardo, sugli utenti, sulla qualità dei servizi, sulla competitività tariffaria e per la sostenibilità ambientale". "Anzi - prosegue - le già scarse risorse per la mitigazione ambientale verrebbero nuovamente ridotte per far quadrare i bilanci". Inoltre la fusione "sancirebbe la morte dello scalo di Brescia, che ha grandi capacità inespresse e non ha impatti ambientali" e "confermerebbe Linate una colonia di Alitalia, rendendo inutile la perdita di ruolo degli azionisti diffusi bergamaschi". "PeMalpensa - conclude Balotta - si tratta di un nuovo salvataggio mascherato da fusione societaria dopo il lungo periodo di crisi e cassa integrazione".

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