Allerta maltempo, verranno abbattuti due argini fusibili sul Po nella Bassa Lodigiana

Intervento del Consorzio Muzza per prevenire disastri tra Guardamiglio, San Rocco e Castelnuovo

Il Po in piena

Il Po in piena

Guardamiglio (Lodi), 24 novembre 2016 - Il fiume Po fa paura. "Nessun pericolo, al momento, per l’argine maestro ma abbatteremo due argini fusibili nel Basso Lodigiano per prevenire disastri". E’ l’annuncio di Ettore Grecchi, presidente del Consorzio Muzza Basso Lodigiano che gestisce la situazione dei canali nel territorio Lodigiano e Sud Milanese. Nel tardo pomeriggio di oggi la situazione del fiume Po, a causa dell’aggravarsi delle precipitazioni in Piemonte, con 70 millimetri di pioggia al suolo ogni ora, è infatti peggiorata anche in provincia di Lodi.

Grecchi in serata ha spiegato: "Il fiume Adda è sotto lo zero idrometrico quindi a oggi non presenta problemi mentre il Po è sotto la lente, in Piemonte sta facendo un disastro, a Torino ci sono precipitazioni fino a 70 millimetri orari e i sei metri che pensavamo si raggiungessero sono stati spostati a otto metri e attesi tra sabato e domenica salvo sorprese. Saremo quindi obbligati a tagliare due argini fusibili alti circa 7 metri per evitare disastri, cioè quelli golenali, non l’argine maestro". Gli interventi preventivi riguarderanno l’argine di Valloria tra Guardamiglio e San Rocco e a Castelnuovo. Si spera comunque sia una piena rapida senza coda lunga. I colatori invece che nel 2014 avevano provocato esondazioni per adesso non sono pericolosi: "Stiamo semplicemente svolgendo operazioni già previste, finanziate dall’assessorato regionale di Protezione civile nelle realtà colpite due anni fa dall’esondazione del 2014, da concludersi per la fine dell’anno".

Si parla di Livraga colatore Venere, Villanova sul Sillaro "dove elimineremo dell’acqua che entrerebbe in paese in caso di piena", Comazzo zona Lavagna: "Lì ci sono i canali che diventano pericolosi perché esondano se si alza il Molgora per ora sotto controllo. Faremo lavori anche sul Brembiolo di Casale, Somaglia e colatore Muzza nell’area di Bertonico-Turano per migliorare la situazione e trovare soluzioni che possano mettere al riparo le comunità colpite in passato e a Livraga abbiamo studiato un sistema che, con idrovore e centri di prelievo, servirà per deviare l’acqua in caso di piena", continua Grecchi. Ma questo è successo 2014 e in passato solo nel 1951, "quindi, visto il tempo di ritorno di 200 anni, non credo ci sia da preoccuparsi" osserva l’esperto. Il lago di Como invece si sta alzando e segna più 65 centimetri, "ma va bene così, era basso", conclude Grecchi.