Abbiategrasso, che stangata! Aliquote massime per Irpef e Tasi

Fondi statali e oneri in picchiata, il Comune costretto ad aumentare tutte le tasse di Michele Azzimonti

Pagamento delle tasse

Pagamento delle tasse

di Michele Azzimonti

Abbiategrasso (Milano), 23 luglio 2014 - Nuova stangata per le famiglie abbiatensi. In arrivo c’è una raffica di aumenti sulle tasse locali. Aumenti che toccheranno il livello massimo consentito dalla legge e che riguarderanno tutti i tributi locali, dall’Irpef alla Tasi. Gli aumenti sono stati formalizzati nell’ultima riunione della commissione Bilancio. La decisione era ormai nell’aria da tempo ed è la diretta conseguenza delle difficoltà in cui sono piombate tutte le Amministrazioni locali dopo l’azzeramento dei trasferimenti statali e la crisi dell’edilizia, settore da cui i Comuni ricavano gli oneri che servono a finanziare le opere pubbliche. A far quadrare i conti del Comune, e ad evitare l’aumento delle imposte locali, non sono serviti neanche i tagli alle consulenze e alle spese superflue. Tutto inutile, le tasse saliranno. «Il nostro obiettivo principale - spiega l’assessore al Bilancio, Mauro Squeo - è mantenere alto, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, il livello dei servizi sociali. In un momento di crisi economica, un’Amministrazione pubblica deve assicurare a tutti i cittadini i servizi più essenziali. Il nostro Comune, come tutti gli altri d’Italia, ha dovuto fare i conti negli ultimi anni con la costante cancellazione dei trasferimenti statali e con la drastica diminuzione degli oneri di urbanizzazione, per la crisi del mattone. Così, nonostante avessimo già tagliato tutto il possibile sul fronte della spesa pubblica, non abbiamo potuto evitare di aumentare il livello delle tasse locali».  La manovra fiscale ha sollevato le severe critiche del centrodestra. «L’Amministrazione Arrara sta navigando a vista - afferma Alberto Gornati, capogruppo del Pdl -. Quel che manca è una vera politica di contenimento della spesa pubblica. Anziché i tagli sbandierati dall’Amministrazione, vedo una serie corposa di spese inutili. Che dire, per esempio, dei 40mila euro l’anno spesi dal Comune per affidare a una società esterna la gestione delle case popolari? E perché spendere 60mila euro per una manifestazione come il Tabù Festival? Occorre invece dare la precedenza alle opere più indispensabili, come l’asfaltatura delle strade, che sono piene di buche. Temo che l’Amministrazione non riesca a rispettare il Patto di stabilità. La prova? Tutte le opere pubbliche sono bloccate».