Legnano, i residenti vanno in gol: il campo “rumoroso” si rifà il lifting

Ok della Giunta al progetto per mettere la sordina al rettangolo di via Parma Un intervento da 300mila euro interamente finanziato con risorse Pnrr

Il campo di via Parma oggetto del contendere

Il campo di via Parma oggetto del contendere

Dal momento della sua realizzazione era finito nel mirino dei residenti e l’utilizzo dell’impianto era stato limitato perché il troppo rumore e il vociare prodotto dai giocatori, soprattutto nella stagione estiva e a finestre aperte, era divenuto insopportabile: la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di rifunzionalizzazione del campo di via Parma, un intervento dell’importo di 300mila euro interamente finanziato con risorse Pnrr, che probabilmente metterà fine alle polemiche riportando la quiete richiesta dai residenti.

Il progetto approvato dalla giunta, infatti, prevede la realizzazione di una barriera acustica tra il campo sportivo in via Parma e le abitazioni che affacciano su via Monza per ridurre l’impatto acustico generato dall’attività sportiva: l’intervento discende dalle segnalazioni dei residenti che portarono il Comune di Legnano, nel febbraio 2016, a richiedere ad Arpa i rilievi dei livelli acustici derivanti dall’attività sportiva. Rilievi che certificarono l’effettivo superamento dei livelli ammessi.

La soluzione progettuale individuata, che parte dalla relazione tecnica di impatto acustico svolta da una professionista iscritta all’Elenco nazionale dei tecnici competenti in acustica, prevede la realizzazione di una barriera alta tre metri, opaca e con caratteristiche fonoassorbenti che dovrebbe isolare acusticamente il campo verso quella direzione specifica.

La barriera sarà posta lungo il perimetro sud-ovest del campo da calcio e avrà l’andamento di una linea spezzata. I pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti sono composti da una rete in lamiera di alluminio (posta verso il campo), una parte cieca in lega leggera e un materassino di lana di roccia vulcanica ad alta densità e, come ormai richiesto per ogni lavorazione, rispondono a criteri di sostenibilità ambientale. La barriera sarà posizionata fra la rete di confine del campo e la siepe nel rispetto delle distanze previste dalla normativa e il manufatto non costituirà una barriera visiva, tanto che dall’esterno si continuerà a vedere soltanto la siepe.

"Con questo progetto affrontiamo un problema rimasto irrisolto per molto tempo - sottolinea Bianchi. Siamo ben consapevoli delle difficoltà che vive il vicinato e questo intervento si pone l’obiettivo di mitigare i rumori".