GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Da San Domenico a L’Avana: don Marco Pavan parte in missione

Il sacerdote di Legnano dalla pastorale cittadina a una parrocchia della capitale cubana

Don Marco Pavan

Don Marco Pavan

Legnano (Milano), 21 ottobre 2017 - Don Marco Pavan, che sino alla fine di agosto ha guidato la pastorale giovanile nella parrocchia di San Domenico, questa sera nel Duomo di Milano in occasione della veglia missionaria riceverà dall’arcivescovo Mario Delpini il crocifisso e il mandato missionario. Assieme ad altri due sacerdoti della Diocesi di Milano, don Adriano Valagussa di 67 anni e don Ezio Borsani di 61 anni, andrà a Cuba. Don Marco, assieme a don Adriano, nello specifico a Palma Soriano località nel sud dell’isola caraibica. Don Marco, 43 anni, ordinato sacerdote nel 2005 è stato a Legnano tre anni: era arrivato del 2014 da Vimercate (dov’era rimasto per 9 anni). Sinora ha sempre seguito la pastorale giovanile. A Legnano non solo con San Domenico ma anche con San Magno, essendo le due parrocchie unite in una unità pastorale. «Lo scorso 4 novembre in occasione del Giubileo dei sacerdoti il cardinale Scola ci chiese la disponibilità per un periodo di missione come Fidei Donum a Cuba. il vescovo di Santiago di Cuba, Dionisio Guillermo García Ibáñez, aveva chiesto aiuto al cardinale Scola perché non trovava nella propria diocesi sacerdoti per due città, che contano ognuna oltre 100mila abitanti, Palma Soriano e Contramaestre.

Il fatto che fino ad allora nessuno avesse dato la disponibilità per tale incarico mi aveva stupito e interrogato profondamente – ricorda con Marco -: sono prete non per fare ciò che mi piace, ciò che mi realizza, ciò che valorizza necessariamente le mie doti e i miei interessi; sono prete della Diocesi di Milano per servire la Chiesa, in obbedienza al suo vescovo, per amore del Signore». «Al termine della celebrazione, prendendo la metropolitana, ho mandato un messaggio al segretario dell’arcivescovo dando la mia piena disponibilità. Nel mese successivo ho incontrato l’allora vicario generale Mario Delpini: la disponibilità offerta è stata accolta». Nei mesi scorsi don Marco ha già avuto contatto la nuova realtà cubana in cui andrà a vivere. «Mi ha molto colpito il fatto che quella cubana sia una Chiesa in uscita, con una esplicita vocazione all’accoglienza – dice -. Nelle parrocchie si formano catechisti, animatori delle comunità, operatori pastorali che opereranno poi nel territorio in modo capillare».