ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La tassa di soggiorno resta. Il Tar respinge il ricorso. Delusione tra gli albergatori

Il verdetto del tribunale regionale: "Vergiate è comune turistico" . Il tributo è legittimo. A Gallarate è già in vigore dall’inizio di aprile.

La tassa di soggiorno resta. Il Tar respinge il ricorso. Delusione tra gli albergatori

La tassa di soggiorno resta. Il Tar respinge il ricorso. Delusione tra gli albergatori

Respinta dal Tar la richiesta degli albergatori che avevano chiesto l’annullamento delle delibere legate all’istituzione dell’imposta di soggiorno a Vergiate. Il Tribunale amministrativo ha risposto, mettendo la parole fine su una vicenda che ha suscitato polemiche. Erano quattro le strutture ricettive che si erano dichiarate contrarie all’imposta sostenendo che il comune non aveva alcuna vocazione turistica pertanto non doveva essere inserito nell’elenco dei comuni turistici approvato dalla Regione.

Quindi era stato richiesto l’annullamento della delibera del Consiglio comunale con cui nel settembre 2023 era stato votato il Regolamento riguardo al nuovo tributo e degli atti della giunta che stabilivano le tariffe per il 2023 e 2024. Il Tar dunque ha comunicato la sua decisione: l’imposta di soggiorno a Vergiate è legittima. "Finalmente è stata fatta chiarezza, siamo soddisfatti – ha commentato l’assessore alle Attività economiche Marino Facchin – la sentenza conferma che l’attuale amministrazione e quella precedente hanno operato rispettando le norme". Ha aggiunto "Il ricavato viene interamente utilizzato per migliorare l’arredo urbano". Queste le tariffe a carico dei villeggianti: per gli hotel da una a tre stelle 1,80 euro al giorno, per i quattro stelle 2 euro, per B&B, affittacamere e realtà simili un euro. Vicenda chiusa, Vergiate è comune turistico e l’imposta di soggiorno è legittima.

Di recente anche il comune di Gallarate ha introdotto la tassa di soggiorno, entrata in vigore il primo aprile. Contro la novità sostenuta dall’amministrazione di centrodestra che in consiglio comunale aveva respinto la richiesta di revocarla arrivata dai gruppi dell’opposizione, avevano inviato una lettera al sindaco Andrea Cassani una ventina di operatori gallaratesi del settore, titolari di alberghi, B&B e strutture ricettive.

Dal primo aprile è in vigore, a Gallarate si pagano 1,5 euro a notte per le strutture extra-alberghiere, 2 euro per gli hotel a una e 2 stelle, 3 euro per i 3 e 4 stelle, 5 euro per i 5 stelle.