Lecco, bimba contesa. Il giudice: "Deve cambiare cognome"

Disposto il disconoscimento del cognome della piccola, apparteneva a un uomo ultrasessantenne e adesso prenderà il cognome del vero padre

Il tribunale di Lecco

Il tribunale di Lecco

Lecco, 25 gennaio 2020 - Bimba contesa, ultimo atto della story ambientata in Brianza: il giudice civile del tribunale di Lecco, Alessandro Colnaghi, ha disposto il disconoscimento del cognome della piccola, apparteneva a un uomo ultrasessantenne e adesso prenderà il cognome del vero padre.

La story che ha già avuto una sentenza in sede penale lo scorso ottobre, si è conclusa anche in sede civile. Ieri il giudice Alessandro Colnaghi, dopo aver sentito le parti e soprattutto aver preso visione della perizia con l’esito del test del Dna, ha revocato il cognome della piccola, come registrato in un Comune del Lecchese, e assegnato il nuovo cognome, quel del vero padre. La contesa è tra un uomo ora 62enne e un 28enne. In mezzo una donna - oggi 23enne residente in un Comune che si affaccia sul Lario - che ha avuto una relazione con entrambi. Dalla relazione è nata nel dicembre di due anni fa all’ospedale di Lecco una bimba. 

All’anagrafe ha preso il nome del 59enne, che all’epoca era anche compagno della madre della 23enne. Il 28enne non si è però arreso ed ha denunciato il fatto ai carabinieri e chiesto giustizia. Il Procuratore Capo, Antonio Chiappani, dopo aver ricevuto la relazione dei carabinieri ha chiesto il rinvio a giudizio della 23enne e del 62enne con l’accusa di “Alterazione di stato”. Il Gup Salvatore Catalano, sulla base del test del Dna che ha chiarito che piccola è figlia del giovane, ha condannato entrambi a due anni (pena sospesa) e al risarcimento di 15mila euro nei confronti del 28enne. Quest’ultimo in sede civile ha posto due quesiti: il primo è sul riconoscimento del suo cognome, il secondo di averla con sè, visto che da qualche tempo si è trasferito in terre lontane dal Lecchese. 

Dopo aver approfondito la questione il giudice Alessandro Colnaghi, preso atto anche del test del Dna e delle memorie presentate dalle parti ha depositato l’ordinanza in cui revoca il cognome registrato all’anagrafe della piccola e dispone il riconoscimento del nuovo cognome, quello del giovane. Infine per l’affidamento della figlia, che ora vive con la madre, dovrà essere avanzata un’altra istanza, dopo l’acquisizione dell’atto all’anagrafe della piccola del cognome del padre legittimo.