Profughi dalla Libia in fuga con la scabbia, allarme in Regione

Il consigliere Baldini ha portato il caso al Pirellone, ricordando che anche in una scuola di San Giovanni si sono presentati dei casi

Alcuni profughi (Foto Schicchi)

Alcuni profughi (Foto Schicchi)

Cremona, 30 ottobre 2014 - Casi di scabbia nel mantovano e in provincia di Cremona, l'allarme arriva in Consiglio regionale. Maria Teresa Baldini è intervenuta stamani sulla fuga degli 11 cittadini libici affetti da scabbia accolti in un hotel di Canneto sull'Oglio in provincia di Mantova in attesa di essere presi in carico presso una struttura assistenziale. "Come possiamo pensare di bloccare Ebola se non siamo neanche in grado di curare chi ha la scabbia?" ha chiesto la coordinatrice Popolari per l'Italia. "Le cosiddette 'malattie della povertà', come la scabbia e la tubercolosi, sono ormai tornate in Italia con un'incidenza considerevole e in continua crescita - sostiene Baldini - esse vengono importate dall'arrivo di questi profughi provenienti da Paesi meno fortunati e con un'educazione socio-sanitaria, spesso legata alle loro tradizioni, ancora lontana dalla nostra". "Forse i cittadini libici fuggiti non hanno ben capito di essere affetti da scabbia e l'hanno vista solo come un comune fastidio - prosegue la consigliera - la scabbia non è mortale, ma sapere che la malattia si è presentata anche in una scuola di San Giovanni in Croce in Provincia di Cremona non è certo una buona notizia".