Crema, la città degli ecomostri

Dalla scuola Cl al tribunale, centinaia di milioni di euro in abbandono di PIER GIORGIO RUGGERI

PUGNO NELL’OCCHIO L’ex fabbrica per macchine da scrivere Everest che deturpa viale Santa Maria rovinando il panorama

PUGNO NELL’OCCHIO L’ex fabbrica per macchine da scrivere Everest che deturpa viale Santa Maria rovinando il panorama

Crema, 31 ottobre 2015 - Ecomostri in città, mentre l’ex scuola di Cl finisce anche su Striscia (questa sera), gli altri fanno brutta mostra di sé nel panorama cittadino, alcuni diventati ormai parte essenziale del panorama, come l’ex fabbrica Everest che deturpa viale Santa Maria, sulla rotta che porta alla basilica cinquecentesca.

Che fare, dunque? Partendo dall’ultimo, per l’ex scuola di Cl sono stati spesi circa 21 milioni di euro, prezzo d’asta (andata per la terza volta deserta) 3.8 milioni di euro in attesa di un nuovo ribasso per cercare compratori. Un edificio alla ribalta in questi giorni per due motivi: il primo è che è stata visitata da Brumotti e Striscia la notizia. Il secondo perché l’opposizione ha tentato di mettere in croce l’assessore Matteo Piloni per un presunto accordo sottobanco: tesi respinta decisamente ieri dall’interessato che non nega colloqui con gli imprenditori che gli chiedono chiarimenti, ma che si guarda bene dal fare promesse per eventuali utilizzi a pagamento della struttura una volta fnita. Secondo ecomostro, appunto, l’ex fabbrica di macchine per scrivere Everet. Fa parte di un fabbricato da 37 anni in disfacimento per il quale sono stati approntati almeno dieci piani di recupero, tutti bocciati o abbandonati. Valore della zona, almeno duecento milioni di euro, visto l’affaccio sul viale e il progetto che vuole che proprio lì nasca un nuovo quartiere, anche se non si sa quando.

Terzo esempio, l’ex Ferriera che divide la ferrovia da via Gaeta, ma che è molto vicina al centro cittadino. Un progetto di qualche anno fa prevedeva la costruzione di case di pregio a fronte della costruzione di un sovrappasso ferroviario dal costo funambolico lievitato fino a 29 milioni di euro. Naturalmente bocciato. Valore della zona, da 50 milioni di euro in crescendo quando, finalmente, si bypasserà la ferrovia. C’è poi anche la casa di via Indipendenza, angolo via Lago Gerundo. La grande costruzione avrebbe dovuto ospitare il nuovo commissariato. Valore dello stabile, 5.5 milioni di euro; prezzo offerto: 3 milioni. Per chiudere, c’è poi il tribunale di Crema, chiuso ormai da oltre tre anni e in attesa di una nuova vita, che non arriva. Valore dello stabile, sette milioni. Al momento, nessun compratore.

di PIER GIORGIO RUGGERI