Covid: "Lombardia arancione? Aprire in fretta è pericoloso"

Il virologo Pregliasco: "Entro 10 giorni si potrà capire se ci sarà un vero e proprio dato di calo". Poi il monito: "Indispensabile Natale sobrio o rischio terza ondata"

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Milano, 19 novembre 2020 - La Lombardia da zona rossa a zona arancione. Mentre continua il pressing del Pirellone sul governo per un allentamento delle misure dal virologo Fabrizio Pegliasco arriva un monito. "Credo debbano ancora definire i dati di discesa dal rosso al giallo, le modalità vanno ben gestite perché aprire i rubinetti un po' troppo velocemente è pericoloso" ha detto in merito ai dati di Lombardia e Piemonte e della possibilità che queste due regioni possano passare da rosse ad arancioni. Mentre, alla domanda se i posti in terapia intensiva occupati nelle due regioni siano ancora alti, il virologo ha spiegato: "Si, purtroppo sono un po' oltre il valore di quel 30%".

Il virologo milanese ha quindi invitato alla cautela: "In questi giorni le cose stanno andando meglio, le cose potrebbero migliorare nelle prossime settimane, diciamo entro 10 giorni si potrà capire se ci sarà un vero e proprio dato di calo" ha spiegato. "Ora siamo arrivato ad un plateau, c'è una crescita lineare e non esponenziale", ha detto. Sulla possibilità di riaprire negozi e ristoranti il 3 dicembre, Pregliasco ha spiegato: "E' una decisione politica nazionale, credo che venga concordato e comunicato in modo unitario, a tutti i livelli. Il Natale dovrà essere sobrio però".

Altrimenti c'è il rischio di una terza ondata? "Si, è un monito il mio. Altre pandemie, nel corso della storia, si sono evidenziate in onde decrescenti. A questo punto questa terza potrebbe esserci ma dipende da come gestiremo questo periodo". Quanto alle eventuali riaperture, "il Natale sarà un elemento di mediazione rispetto ad alcune esigenze. La speranza è che si mantenga il buonsenso: niente tavolate".