Como, il "passatore" dei siriani condannato per rapina

Già in cella in Germania per l’espatrio di siriani clandestini, ora nuovi guai

Polizia

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Como, 27 febbraio 2017 - La rapina per la quale è andato a processo, è stato il tentativo di farsi consegnare venti euro o una bottiglia di birra dal gestore di un supermercato etnico di piazza San Rocco, a giugno dello scorso anno. Lo stesso negozio, era già finito nelle mire di Roberto Chelin, 49 anni di Cadorago: in quel caso, aveva minacciato con una bottiglia il gestore, facendosi consegnare 40 euro e due bottiglie di birra che erano sul bancone. Episodi per i quali l’uomo, arrestato all’epoca dalla polizia e tuttora detenuto, è stato condannato a tre anni di carcere con rito abbreviato. Il giudice lo ha assolto da un ulteriore episodio simile, per il quale non c’erano sufficienti elementi di accusa a suo carico. Rapine di marginalità estrema, che inseriscono la vita di Chelin, come di tanti altri come lui, in una situazione precaria e ormai compromessa che si trascina da più anni, all’interno della quale non disdegna alcuna possibilità di raggranellare soldi.

Tempo fa, aveva accettato di fare da «passatore» per un gruppo di siriani che favoriva i transiti illegali di connazionali tra Italia e Germania, passando dalla rotta austriaca e ungherese. Gli era stata fornita un’auto e indicate le persone da trasportare, con il navigatore già impostato su partenza e arrivo. Avrebbe guadagnato 500 euro, ma una volta giunto a destinazione, era stato notato dalla polizia e arrestato. Aveva trascorso in carcere i sei mesi successivi, senza capire una parola di tedesco. I passatori utilizzati da queste organizzazioni, sono sempre persone di questo genere, alla ricerca disperata di un guadagno di qualunque genere, e a qualunque costo.